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sabato 14 settembre 2013

14 settembre 2013, avviato il recupero del Meteorite di Cheliabynsk dal fondale del lago Chebarkul

FONTE : LA voce della Russia
http://italian.ruvr.ru/2013_09_14/Meteorite-di-Chebarkul-il-mistero-dal-fondale-del-lago/

Redazione Online 14.09.2013, 02:41

 

Foto: RIA Novosti
Nei pressi di Chelyabinsk sono stati avviati i lavori per il sollevamento del più grande frammento di meteorite che, sorvolando sopra la cittadina il 15 febbraio del 2013, è atterrato direttamente nel lago Chebarkul.

Le dimensioni del meteorite che si trova nell'acqua, sono da 0,3 a 1 m di diametro con massa di circa 600 kg.

E' un frammento del più grande corpo celeste che entrando nell'atmosfera della Terra, ha provocato l'esplosione vista in molte regioni della Russia e del Kazakistan.
Pubblicato alle ore 22:50 0 Commenti
Etichette: ATTUALITA', Chelyabinsk, METEORITI

14 settembre 2013, palla di fuoco in caduta filmata sui cieli di Siracusa


Fonte : Siracusa News - http://www.siracusanews.it/node/40959

Il 14 settembre alle 19,10 è avvistata una “palla infuocata” su Siracusa. 


Così descritta da molti lettori, molte le segnalazioni pervenuteci, tutte con la stessa medesima descrizione: una scia infuocata sopra il cielo della nostra città.

Una lettrice è riuscita ad immortalarlo con un video esclusivo che abbiamo pubblicato sul nostro canale Youtube. Potrebbe essere il satellite Goce dell' ESA, ma la sua autodistruzione nell'atmosfera è programmata per metà del mese di ottobre.

Altra ipotesi è quella di un meteorite (o propriamente bolide), come accaduto qualche mese fa nel nord della Russia, che si incendia al contatto con l'aria.

Potrebbe inoltre essere un effetto ottico lasciato dai motori di un aereo di linea.

Resta il fatto che non siamo riusciti a trovare alcuna risposta ufficiale alle segnalazioni dei lettori, aspettando che le autorità competenti possano fare chiarezza vi mostriamo il video pervenutoci.



Pubblicato alle ore 21:45 0 Commenti
Etichette: ATTUALITA', BOLIDI

14 settembre 2013, Asteroide 324 Bamberga, transitato in prossimità della Terra

L' Asteroide 324 Bamberga, uno degli asteroidi piu' grandi tra quelli noti, con un diametro pari a circa 230 chilometri, ha effettuato un passaggio relativamente vicino al nostro pianeta e continuerà fino alla fine della settimana corrente, raggiungendo l’opposizione nella costellazione dei Pesci alle ore 18:00, del 14 settembre, momento in cui si troverà a 0,81 distanze astronomiche dalla Terra mostrando una magnitudine di 8,1.

Questo asteroide, come è noto, non costituisce una minaccia per noi, ma è interessante perchè che si tratta di un corpo roccioso spaziale davvero unico per le sue dimensioni importanti che transita in prossimità della Terra.


L'asteroide 324 Bamberga 13 settembre 2013 a 0.81 UA (121 milioni di chilometri dalla Terra)

L' asteroide 324 Bamberga prende il nome dalla città di Bamberga , in Baviera, sito del 1896 della  Gesellschraft Astronomische e fu scoperto da Johann Palisa il 25 febbraio 1892 a Vienna, rendendolo noto come uno degli ultimi grandi asteroidi (di oltre 200 km di diametro) scoperti. 


E'  il decimo asteroide piu' più brillante tra gli asteroidi noti della fascia principale, quindi, nell' ordine dopo Vesta, Pallas, Ceres, Iris, Hebe, Juno, Melpomene, Eunomia e Flora ed ha un periodo insolitamente lungo di rotazione e raggiunge solo un'opposizione favorevole ogni 22 anni per cui la prossima occasione per osservarlo sarà settembre 2035.


                       
                 Percorso della asteroide 324 Bamberga dei Pesci dall'8 settembre al 10 ottobre 2013




Pubblicato alle ore 19:53 0 Commenti
Etichette: ASTEROIDI, ATTUALITA'

14 settembre 2013, primi MicroMeteoriti in Campania individuati dal team Sky Sentinel !

Dopo una raccolta di polveri atmosferiche durata  circa un anno (aprile 2012 - maggio 2013) a cura del presidente dell' Associazione Arma Aeronautica di Caserta, finalmente il team del progetto Sky Sentinel è riuscito a individuare e isolare una dozzina di campioni di micrometeoriti ferrose di spessore inferiore al millimetro.

La raccolta è stata eseguita esponendo in una zona all' aria aperta un magnete molto potente che ha catturato la polvere atmosferica per attrazione magnetica.

Successivamente con l' ausilio di un microscopio elettronico sono stati individuati i campioni che avevano forma di minuscola biglia dal resto del materiale e separati mediante la punta di un ago magnetizzato.

I campioni ritratti nelle foto di seguito sono i primi del genere raccolti e isolati nella Regione Campania.






Le stelle cadenti o meteore, naturalmente, non sono stelle. Ogni volta che vediamo una stella cadente, un pezzettino di roccia mista a metallo si scontra con la parte superiore dell'atmosfera del nostro pianeta e, a causa dell'attrito, brucia. Raramente, satelliti artificiali o parti di veicoli orbitali cadono nell'atmosfera e si incendiano nello stesso modo.

Il lampo di luce prodotto da questo incenerimento è chiamato "meteora", perché è un fenomeno che avviene dentro l'atmosfera. Una meteora si forma quando un oggetto qualsiasi, di solito della grandezza di un pisello o più piccolo, colpisce l'atmosfera ad una altezza da 80 a 100 Km. L'aria a quell' altitudine è molto rarefatta, ma gli oggetti provenienti dallo spazio hanno spesso velocità di decine di migliaia di chilometri l'ora. Per avere un'idea di quello che succede quando un oggetto attraversa l'aria a grande velocità, è sufficiente provare a strofinare insieme le mani, con energia. L'attrito prodotto dallo strofinio produce calore. Ecco cos'è che fa bruciare le particelle nell'atmosfera consumandole completamente.

Oggetti più grandi non bruciano completamente. I frammenti rimanenti raggiungono la superficie della Terra e prendono il nome di meteoriti.
Il calore generato dall'attrito con l'aria porta rapidamente la superficie dell'oggetto alla temperatura di 3000-4000°C provocando la vaporizzazione di materiale. Quasi istantaneamente il metallo e la roccia evaporati si raffreddano e, in condizioni di caduta libera, si condensano in microscopiche palline del diametro di circa un decimo di millimetro o meno, chiamate micrometeoriti. 

Ogni giorno sulla Terra cadono tonnellate di questo materiale microscopico, disperso dal vento su enormi estensioni. 

Di seguito una mini-guida didattica per chi volesse cimentarsi nella raccolta delle micrometeoriti


Piccola Guida per la raccolta delle Micrometeoriti

Micrometeoriti Ferrose
Per raccogliere le micrometeoriti è necessario trovare un posto dove possano concentrarsi. Luoghi ideali sono i pozzetti di scarico delle acque piovane e le grondaie, dove si concentra la parte più pesante della polvere che cade sul tetto e dove non sono presenti molti altri tipi di particelle o detriti.

Però nel detrito che si raccoglie in una grondaia è presente un mucchio di roba portata dal vento e occorre un modo per separare le micrometeoriti metalliche.

Dopo aver tolto foglie e altri detriti grossolani, un modo può essere quello di porre il resto del materiale su un foglio di carta e mettervi una calamita sotto. Pizzicando e picchiettando sulla carta fate cadere tutte le particelle non attratte dal magnete. Molte delle particelle metalliche rimaste sono parti di polvere spaziale! 




Un altro modo è quello di infilare una potente calamita in un sacchetto di plastica e poi passarlo sul detrito raccolto. Fate poi cadere la polvere rimasta attratta, in una vaschetta, estraendo con cura la calamita dal sacchetto di plastica. Il sacchetto serve ad evitare che la polvere rimanga attaccata alla calamita. Osservando la polvere raccolta con un microscopio di almeno 20 ingrandimenti, potrete notare la presenza di piccole sferette metalliche lucide. Alcune presentano piccole depressioni sulla superficie, altre hanno forma di goccia, a causa di fenomeni di depressione aerodinamica subiti mentre il metallo si stava consolidando. 



Micrometeoriti vetrose
Anche la parte rocciosa di una meteorite subisce lo stesso processo di riscaldamento, però, a causa del brusco raffreddamento, si solidifica in un materiale vetroso molto simile a una particolare roccia vulcanica chiamata ossidiana. 

Le micrometeoriti vetrose sono troppo leggere per essere trovate nel fondo di una grondaia e non esiste un modo semplice per separare quelle rimaste per caso; però, se il detrito raccolto non è molto abbondante, potrebbe essere utile osservarlo con un microscopio a circa 20 ingrandimenti. Qualche volta è possibile vedere delle sferule di aspetto vetroso e di colore vario, dal giallo trasparente, al verdastro, al nero. Anche osservando della semplice sabbia al microscopio è possibile ogni tanto vedere delle sferette di vetro praticamente perfette.

Si potrebbe costruire una specie di trappola per raccogliere sia le micrometeoriti ferrose che quelle vetrose.

Sistema di raccolta micrometeoriti 
Lo schema potrebbe essere simile a quello di un pluviometro: una vaschetta di grande superficie (solitamente 1 mq) che convoglia l'acqua piovana in un recipiente (una bottiglia di plastica) dotato di un foro o tubo di scarico posto a circa 3/4 della sua altezza. In questo modo, quando l'acqua si versa nel recipiente, il materiale più pesante rimane sul fondo e il resto dell'acqua esce dallo scarico superiore. Naturalmente, più è grande la superficie di raccolta più è alto il numero delle meteoriti catturate. Sarebbe interessante, anche, poter misurare (in peso, in numero e tipo) le meteoriti raccolte in un certo tempo (1 giorno, 1 settimana, 1 mese, ecc.) e ricavare quindi una stima della quantità di materiale cosmico che cade sul nostro pianeta.

Tra tutto il materiale separato con la calamita potrebbero anche esserci frammenti derivanti da frammentazioni in aria di meteoriti. Essi potrebbero aver attraversato l'aria a velocità troppo basse per riscaldarsi fino a fondere. Il loro riconoscimento è però troppo difficile senza mezzi adeguati.
Pubblicato alle ore 17:00 0 Commenti
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mercoledì 11 settembre 2013

PROGETTO SKY SENTINEl

TELERILEVAMENTO AUTOMATICO FENOMENI LUMINOSI TRANSITORI
E RIENTRI IN ATMOSFERA

Sky Sentinel è un progetto che utilizza nuove tecnologie per la sorveglianza dello spazio aereo,  in grado di catturare in modo totalmente automatico fenomeni luminosi transitori che avvengono nell' atmosfera terrestre.

Le postazioni di rilevamento del progetto Sky Sentinel hanno lo scopo di
individuare e registrare fenomeni atmosferici che risultano difficili da osservare direttamente a causa della loro rapidità. Tra questi annoverano fenomeni molto conosciuti come meteore e bolidi e altri meno noti come sprites, elves, gnomes e blue jets.


     

     



Gli SPRITE (letteralmente “spiritelli”, ma anche acronimo delle parole Stratospheric/Mesospheric Perturbations Resulting [from] Intense Thunderstorm Electrification) sono fenomeni luminosi , prodotti dell’elettricità generata nell’atmosfera dall’attività temporalesca.



Essi si manifestano a una quota intorno agli 80 chilometri sviluppandosi in due direzioni, prima in basso e poi verso l'alto. Ciò succede quando un fulmine strappa cariche elettriche da una vicina nube generando le condizioni ideali per la formazione luminosa: il tutto dura in media venti millesecondi». Gli Sprite appartengono ad una piu' larga famiglia denominata TLE (Transient Luminous Events) che include altri fenomeni anch' essi poco conosciuti come i Blue Starters, gli ELVES (acronimo di Emissions of Light and Very Low Frequency Perturbations from Electromagnetic Pulse Sources), gli Sprite Haloes, i TROLL (acronimo diTransient Red Optical Luminous Lineament) , gli Gnomes, i Pixies, i Blue Jets giganti, i TIGER (acronimo di Transient Ionospheric Glow Emission in Red), gli Sprite Thunder ed i TLE “accoppiati” (fonte I.M.T.N.).


Di questi fenomeni si parla da almeno un secolo ma soltanto dal 1989 ne esiste la prova. In quell'anno, infatti, gli astronauti di una missione Shuttle della Nasa li fotografarono più volte e da allora sono nati numerosi gruppi di studio e di osservazione.



Ingrandimento Sprite 
  




Le telecamere CCD ad alta sensibilità rilevano le più lievi variazioni di luminosità che avvengono nella volta celeste, inviando i segnali video ad un computer sul quale è installato un sofisticato software di registrazione e analisi dei fotogrammi video in grado di catturare tutti i fenomeni, principalmente luminosi, che transitano in atmosfera passando nel campo di osservazione dell’obiettivo. Il software registra una traccia video, una foto in alta risoluzione e una foto all’infrarosso , corredando il tutto con le informazioni relative ai dati temporali della ripresa e delle coordinate utili alla traiettoria.
I dati dei telerilevamenti vengono archiviati in modo cronologico e sono consultabili e condivisibili tramite accesso remoto. Le 'catture' migliori vengono pubblicate sul blog dedicato (http://skysentinel.blogspot.it/).






Sky Sentinel nasce in forma sperimentale nel novembre 2011, da un' idea dei ricercatori Giovanni Ascione e Pasquale Russo con il fine di catturare e documentare i fenomeni luminosi in atmosfera attraverso la creazione di una rete di monitoraggio del cielo sul territorio della regione Campania.

Dal 2012, il Progetto Sky Sentinel  è partner dell’ IMTN (Italian Meteor and TLE Network), una rete di sorveglianza Nazionale  di studio dei fenomeni dell'alta atmosfera, in genere localizzati tra i 20 e i 120 km di quota, rispetto alla superficie terrestre. La rete IMTN è formata da stazioni permanenti (e mobili), video e radio, attive ogni giorno dal tramonto all'alba, per tutto l 'anno, ed è gestita da studiosi del settore, ricercatori universitari, semplici appassionati, da associazioni scientifiche ed Enti di ricerca Nazionali e Internazionali. I fenomeni che maggiormente coinvolgono l'attività del network sono le meteore e relativi sciami, i bolidi e superbolidi, e i TLE (Transient Luminous Events).  IMTN collabora anche con EDMOND (European viDeo Meteor Observation Network Database), CEMENT(Central European Meteor Network) e l’ EuroSprite Network.
La prima iniziativa del genere fu recepita in Italia nel 2002 in seno al Comitato Italiano per il Progetto Hessdalen (CIPH), l'organizzazione che nacque a supporto del norvegese Progetto Hessdalen, iniziato negli anni '80 nella piccola valle, per analizzare con metodi strumentali, le precedenti osservazioni estemporanee di tanti testimoni note alla cronaca
come "luci di Hessdalen". Il CIPH è un centro privato ad indirizzo scientifico, creato nel luglio del 2000, a Bologna, per sostenere e promuovere la ricerca sui Fenomeni Luminosi
Transitori in Atmosfera (LTPA), che sono stati osservati in diverse regioni della Terra. 



In questo contesto si inserisce il progetto SKY SENTINEL con l’ obiettivo di creare una rete di monitoraggio regionale in Campania estendendo di fatto la rete IMTN.


      



Ad oggi, il progetto SKY SENTINEL, è dotato di due Postazioni nella provincia di Caserta in collaborazione con :

  •  Associazione Arma Aeronautica – Reggia di Caserta (CE) – Telecamera orientata a SUD con campo di osservazione che arriva fino alle coste dell' Africa


Campo di Osservazione della Postazione SKY SENTINELospitata dall’ Associazione Arma Aeronautica nella Reggia di Caserta (CE)


  • Protezione Civile di San Nicola La Strada (CE) – Telecamera orientata a Nord-Est con campo di osservazione che arriva fino alle coste della Croazia


Campo di Osservazione della Postazione SKY SENTINEL ospitata dalla sede della Protezione civile di San Nicola la Strada (CE)

Il progetto SKY SENTINEL ha anche lo scopo di fare divulgazione e ricerca creando sinergie e collaborazioni con altri Enti e Istituti pubblici e privati presenti sul territorio, per scopi scientifici ed eventi culturali.



Il Team del Progetto SKY SENTINEL dispone della strumentazione adatta e delle attrezzature necessarie per poter triangolare, tracciare e individuare il punto di impatto per il successivo recupero di eventuali cadute al suolo di oggetti rientrati in atmosfera come satelliti artificiali o frammenti meteoritici.

Tra i campi di ricerca del progetto Sky Sentinel vi è anche la catalogazione e lo studio delle meteoriti, ovvero delle pietre di origine extraterrestre che causano i fenomeni luminosi associati alle meteore, di cui è disponibile una piccola collezione privata.








  
© - Copyright

PROGETTO SKY SENTINEl

TElerilevamento automatico fenomeni luMinosi

e rientri in atmoSfera



 Blog : http://skysentinel.blogspot.it

Web : http://www.skysentinel.blogspot.it

Email : skysentinel2012@gmail.com




Pubblicato alle ore 21:59 0 Commenti
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11 settembre 2013, Dall’analisi di un meteorite nuovi indizi per la comparsa della vita sulla Terra

Fonte : GAIANEWS.IT
http://gaianews.it/scienza-e-tecnologia/dallanalisi-di-un-meteorite-nuovi-indizi-per-la-comparsa-della-vita-sulla-terra-45267.html#.UjRvJsa-2So

Gli scienziati della Arizona State University hanno analizzato i resti di un meteorite che si disintegrò l’anno scorso nell’atmosfera sopra la California (vedasi anche nostro precedente Post sulla caduta di Sutter Mill's http://skysentinel.blogspot.it/2012/04/california-e-caccia-al-meteorite.html). 

Le analisi hanno rivelato la presenza di molecole finora mai trovate nei meteoriti dimostrando l’esistenza di una più grande disponibilità di molecole organiche provenienti dallo spazio, ma che avrebbero potuto contribuire alla comparsa della vita sulla nostro pianeta. Gli scienziati sono stato guidati da Sandra Pizzarello e la scoperta è stata pubblicata su PNAS.


Il luogo in cui il meteorite è caduto si chiama Sutter’s Mill che è casualmente anche il posto in cui nel 1849 si scatenò la corso all’oro. Questo meteorite, contrariamente a ciò che accade la maggior parte delle volte, non è stato a lungo a contatto con altri elementi. Infatti è stato individuato presto da un radar ed è stato possibile recuperarlo in fretta



Il lavoro è in corso di pubblicazione negli Atti di questa settimana della National Academy of Sciences ( PNAS ) . Il documento è intitolato , “Elaborazione di materiali organici meteoritici come un possibile analogo dell’evoluzione molecolare precoce in ambienti planetari “, ed è co -autore di Pizzarello , geologo Lynda Williams , NMR specialista Gregory Olanda e lo studente laureato Stephen Davidowski , il tutto da ASU .

“Le analisi di meteoriti non smettono mai di sorprendere … e aumentano le tue domande”, spiega Pizzarello . “Questo è un meteorite i cui elementi organici sono stati alterati dal calore e perciò dovrebbe essere di scarso appeal per la chimica bio- o prebiotica ma i processi del Sistema solare che hanno portano alla sua alterazione sembrano avere rivelato molecole complesse di interesse prebiotico come i polieteri.”

Pizzarello e il suo team hanno trattato idrotermicamente i frammenti del meteorite e hanno quindi rilevato i composti grazia alla gascromatografia-spettrometria di massa. Le condizioni idrotermali degli esperimenti , che imitano le condizioni della Terra primordiale (una vicinanza con l’attività vulcanica e coni crateri da impatto), ha rilasciato una miscela complessa di composti ricchi di ossigeno che comprendono una varietà di polieteri lineari e ramificati a catena lunga, presenti in grandi numeri.

La scoperta si aggiunge a quelle che supportano l’ipotesi che la vita sulla terra sia arrivata da altri pianeti, magari da Marte, o che composti giunti attraverso comete e meteoriti possano avere sostenuto la presenza della vita sul nostro pianeta.

Un recente studio aveva avvalorato la tesi che la vita sulla terra sia arrivata da Marte, dove avrebbe trovato inizialmente condizioni migliori, rispetto alla Terra. Da Marte poi la vita sarebbe scomparsa proseguendo invece florida il suo viaggio sul nostro pianeta coinvolgendo ora anche noi.


Pubblicato alle ore 16:16 0 Commenti
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lunedì 9 settembre 2013

9 settembre 2013, Bolide luminosissimo filmato anche a Birmingham


Fonte : Meteo Web - http://www.meteoweb.eu/2013/09/luminosissima-meteora-nel-cielo-di-birmingham-forse-da-associare-alle-epsilon-perseidi-video/225530/

Birmingham 9/09/2013


Una luminosissima meteora è stata filmata nel cielo di Birmingham, nel Regno Unito. 
Probabilmente di origine sporadica (ma è probabile che sia da associare allo sciame delle Epsilon Perseidi), il meteoroide si è disgregato nella bassa atmosfera, generando una palla di fuoco di notevole magnitudine. In questo mese di Settembre molti osservatori europei stanno segnalando un buon numero di meteore appartenenti proprio allo sciame delle Epsilon Perseidi, il cui massimo si è avuto la sera tra il 9 e il 10 Settembre.




Secondo Bill Cooke, capo del Meteoroid Environment Office della NASA, lo sciame ha causato circa 50 meteore per ora, frutto di un’annata molto produttiva. Si tratta di uno sciame meteorico molto poco conosciuto che solitamente non porta molte meteore, a tal punto che la scienza non conosce la cometa progenitrice di tali frammenti. Colpiscono generalmente l’atmosfera terrestre ad una velocità di 62 Km/s (pari ad oltre 220.000 Km/h) e brillano di una luce blu-verde. Il numero di meteore osservabili è ora in calo, ma secondo i ricercatori ci sono ancora molte ore a disposizione per “catturare” nuove palle di fuoco.


Di seguito il video :






Pubblicato alle ore 23:01 0 Commenti
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9 settembre 2013, una palla infuocata avvistata nei cieli di Caserta e provincia

FONTE : Quotidiano on-line  NOI.CASERTA -
 http://noi.caserta.it/una-palla-infuocata-avvistata-nei-cieli-di-caserta-e-provincia.html

Alla Redazione del quotidiano on-line sono arrivate diverse segnalazioni di avvistamenti nella serata di lunedì nove settembre relativa a una sfera infuocata sfrecciata nel cielo. Il fenomeno è molto probabilmente dovuto a un inaspettato  aumento di outburst di meteore nella costellazione del Perseo, rilevato anche da osservatori astronomici.


Pubblicato alle ore 16:37 0 Commenti
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