domenica 25 maggio 2014

18 maggio-2 giugno 2014 - METEORITICA, Mostra di Meteoriti a Prato - palazzo Buonamici

Fonti: Ufficio Stampa Provincia di Prato,  Agenziaimpress.it

A Palazzo Buonamici di Prato (FI) la mostra 'METEORITICA'

Inaugurata questo pomeriggio la mostra allestita a palazzo Buonamici che porta il titolo Meteoritica (fino al 2 giugno, sala Biagi, ingresso da via Ricasoli 17).



Insieme al presidente della Provincia, al direttore del Museo di Scienze planetarie Marco Morelli e all’astronoma Serafina Carpino, a tagliare il nastro della mostra c’erano tanti degi insegnanti e degli studenti che la hanno realizzata. Organizzata dal Museo di Scienze planetarie con la collaborazione del Museo di Mineralogia dell’Università La Sapienza di Roma e del Museo Civico di Storia Naturale di Milano, la mostra è un’esposizione davvero unica che vede raccolti i più significativi campioni appartenenti alle tre principali collezioni di meteoriti e rocce da impatto presenti nei musei italiani e offre la possibilità di ammirare esemplari di rilevanza mondiale, tra i quali sono numerose le meteoriti italiane, generalmente poco note.


Patrocinata dalla Provincia di Prato e realizzata con il contributo del MIUR (Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca), la mostra è allestita con la collaborazione degli studenti delle classi terze della scuola secondaria di primo grado Buricchi di Prato, con gli studenti delle classi quinte della scuola primaria dell’Istituto Comprensivo via Linneo di Milano e delle classi prime del Liceo Darwin di Roma. Raccontato dagli studenti che hanno prima visitato i tre musei e preso confidenza con i campioni, il percorso contiene informazioni, immagini, pannelli, video e anche giochi, per rendere il più piacevole possibile la visita e la fruibilità della mostra alle diverse età dei visitatori.

Il Museo di Scienze Planetarie, capofila del progetto, nei sette anni di attività ha maturato una buona esperienza sia in campo didattico, ospita cinquemila studenti l’anno, che in quello divulgativo con una media di 10mila visitatori all’anno.


In mostra frammenti del meteorite caduto a Chelyabinsk «E’ la prima volta che i campioni più importanti delle tre maggiori collezioni italiane vengono riuniti per una mostra – spiega Marco Morelli direttore del Museo di Scienze Planetarie di Prato che è capofila del progetto. «L’interesse verso questi oggetti è aumentata dopo l’impatto del grande meteorite che è caduto a Chelyabinsk il 15 febbraio del 2013. Nella mostra verrà esposto anche un frammento di quella meteora».
meteorite
Un pezzo del meteorite che nel febbraio 2013 cadde in Russia sulla regione
di 
Chelyabinsk provocando mille feriti. Un frammento sarà esposto a Prato

Presenti studenti e divulgatori scientifici ma l’attenzione verso questi “sassi”’ che potenzialmente possono caderci sulla testa non è solo da parte del pubblico. «L’Agenzia Spaziale Europea, presso lo stabilimento Esrin di Frascati vicino a Roma, ha creato un centro che ha come obiettivo la raccolta dei dati di tutti gli oggetti che potrebbero rappresentare un pericolo per tutti noi» aggiunge Morelli.

La collezione di meteoriti e rocce da impatto del museo pratese, costituita da oltre 1100 esemplari, e l’importante attività di ricerca scientifica che viene svolta sui campioni in collaborazione con l’Università degli Studi di Firenze, ha permesso al museo stesso di diventare il punto di riferimento nazionale per questo specifico settore, assieme al Museo Nazionale dell’Antartide. La collaborazione tra i Musei di Roma, Milano e Prato deriva proprio dai rapporti di collaborazione già esistenti.


La mostra è a ingresso libero con il seguente orario: dal martedì alla domenica: 10-12.30 e 16.30-19.30, lunedì 16.30-19.30, lunedì 2 giugno, ultimo giorno di mostra, apertura dalle 10 alle 12.30 e dalle 16.30 alle 19.30. Per informazioni : 0574 44771-447755.

Ecco i campioni più rilevanti o di maggiore curiosità presenti a 
METEORITICA : 

Alfianello - Il 16 febbraio 1883, alle ore 2 e 40 minuti dopo il mezzoggiorno, ad Alfianello, in provincia di Brescia fu udita una spaventosa detonazione e i vetri delle finestre delle case tremarono fino ad un paio di chilometri intorno. L’oggetto che cadendo a terra aveva scavato un piccolo cratere di circa 70cm di profondità, aveva un peso stimato in circa 200kg e dimensioni approssimative di 75cm di altezza e 60cm di larghezza.

Renazzo - Ritrovata nell’omonima località nel 1824, è una condrite carbonacea considerata tra le più primitive tra quelle esistenti. Capostipite di una classe di condriti carbonacee note come “classe CR” (dove la “R” viene dal nome Renazzo), ha una composizione simile a quella della superficie dell’asteroide Pallade.

Casas Grande - Questa meteorite venne rinvenuta durante scavi archeologici condotti nell’omonimo sito precolombiano, sepolta all’interno di una stanza di un edificio e avvolta da una sottile e lunga striscia di lino, simile a quella utilizzata per avvolgere le mummie.

Ensisheim - Questa meteorite condritica, il cui corpo principale ha un peso di 127kg, fu vista cadere e poi raccolta il 7 novembre del 1492 in Alsazia. Osservata fin da oltre 150km di distanza, questa caduta scavò un cratere di circa un metro di profondità. È famosa anche per l’accurata documentazione storica che ne descrive la raccolta e la conservazione.

L’Aigle - Nel primo pomeriggio del 26 aprile del 1803, una pioggia di oltre tremila frammenti di questa meteorite colpì il piccolo villaggio di L’Aigle. La caduta di questa meteorite ha rappresentato una pietra miliare nella corretta interpretazione del fenomeno “meteoriti”.

Chassigny - È una meteorite marziana caduta la mattina del 3 ottobre del 1815 presso l’omonimo paese ed è importante poiché contiene delle inclusioni di gas che dimostrano come la composizione dell’atmosfera del Pianeta Rosso sia cambiata dai tempi della sua formazione. Le meteoriti marziane si sono originate quando, milioni di anni fa, uno o più asteroidi hanno colpito la superficie del pianeta scagliando nello spazio frammenti della sua crosta. La debole forza di gravità marziana ha permesso ad alcuni dei frammenti scagliati nello spazio di non ricadere sulla superficie del pianeta e di perdersi così nel Sistema Solare dove, in parte, sono ricaduti su altri pianeti.

Canyon Diablo - Meteorite metallica il cui nome è sconosciuto ai più pur essendo la responsabile della formazione del famosissimo Meteor Crater, in Arizona. Il cratere, risalente a circa 50.000 anni fa, ha un diametro di circa 1200 metri e una profondità di 170 metri. Esso si è originato per l’impatto di un corpo che, al momento dell’impatto, doveva avere un diametro di circa 50 metri ed ha sviluppato un’esplosione che ha liberato circa 10 megaton di energia (circa 500 volte più distruttiva della bomba atomica di Hiroshima).

Chelyabinsk - Il 15 febbraio 2013, un bolide ha attraversato i cieli degli Urali penetrando nell’atmosfera terrestre a circa 55.000 chilometri all’ora ed esplodendo ad un’altezza di circa 30 chilometri. Migliaia di frammenti hanno raggiunto la superficie terrestre ma, i danni principali e i feriti tra la popolazione sono stati provocati principalmente dall’onda d’urto dell’esplosione che ha mandato in frantumi i vetri degli edifici.

Barbianello - Rinvenuta durante l’aratura di un campo forse nel 1961, fu identificata come meteorite quando una bambina portò il campione a scuola. Qui uno dei professori ne intuì l’origine meteoritica che venne poi definitivamente verificata con le analisi di laboratorio.

Allende - Nella notte dell’8 febbraio 1969 un’enorme palla di fuoco attraversò i cieli dello stato di Chihuahua in Messico frammentandosi poi in migliaia di frammenti che caddero su una superficie di circa 400 chilometri quadrati. I frammenti raccolti, ognuno con crosta di fusione e con massa compresa tra 1g a 110kg, nel loro insieme hanno una massa totale di circa due tonnellate. Questa meteorite carboniosa cadde in un momento di grande fermento per l’intera comunità di scienziati planetari: era l’anno della prima passeggiata lunare, del primo rientro di materiale extraterrestre sulla Terra, l’anno in cui molti laboratori del mondo si stavano preparando allo studio dei campioni lunari. Le condriti carboniose sono meteoriti rare e molto importanti perché in alcune di esse sono state ritrovate minerali idrati (quindi acqua) e composti organici che le rendono particolarmente importanti per gli studi esobiologici.

Dar al Gani 670 - È un piccolo frammento di una meteorite marziana della quale è esposto un campione di discrete dimensioni (larghezza massima circa 12 centimetri) presso il Museo di Scienze Planetarie di Prato.

Smara - È una Eucrite Polimittica HED la cui composizione è praticamente identica a quella rilevata dalla sonda spaziale Dawn sulla superficie dell’Asteroide Vesta. È molto probabile che il frammento esposto provenga proprio da questo corpo della fascia principale degli asteroidi.

Nantan - Questa meteorite metallica del peso originario complessivo di circa dieci tonnellate, venne osservata cadere nel 1516 nella regione di Nantan, in Cina. Nel Museo di Scienze Planetarie di Prato ne è esposto un frammento di 272kg, attualmente la meteorite di massa maggiore esposta in Italia.

Impattite del Cratere Rochechouart (Francia) e Impattite del Cratere Ries (Germania) - Le rocce da impatto si formano durante le grandi esplosioni che si originano negli impatti di grandi asteroidi sulla superficie terrestre e sono costituite da materiale fuso e da frammenti di roccia brecciati. In Europa sono presenti decine di crateri da impatto distribuiti per lo più nella regione baltica. In pochi sanno però che due grandi crateri, di circa venti chilometri di diametro, sono proprio nel cuore dell’Europa, ai margini della Valle della Loira e in Baviera. Il cratere di Rochechouart è un cratere antico (200 Ma), sepolto da successioni rocciose sedimentarie più recenti, mentre quello di Ries risale a circa 14 milioni di anni fa ed è ancora ben visibile nelle immagini da satellite.

Ammonite Lybicoceras ismaeli - Le Ammoniti si estinsero al termine del Cretaceo, anche a causa dei cambiamenti ambientali innescati dall’impatto di Chicxulub che contribuì anche all’estinzione dei Dinosauri. Quella esposta è stata l’ultima specie ad estinguersi durante i grandi sconvolgimenti del passaggio tra Mesozoico e Cenozoico.


Campioni di meteoriti del Museo di Mineralogia dell’Università La Sapienza di Roma

Alfianello 960g Condrite
San Michele 52,2g Condrite
Girgenti 1104g Condrite
Orvinio 571,2g Condrite

Renazzo 39,8g Condrite
Monte Milone 2044g Condrite
Motta di Conti 1645g Condrite
Casas Grande 1180g Siderite
Ensisheim 7g Condrite
L’Aigle 52g Condrite
Bur-Gheluai Pioggia meteoritica
Chassigny 4g Marziana
Steinbach 1179g Siderite
Tamarugal 2982g Siderite
Finmarken 722g Pallasite
Seelasgen 115g Siderite
Sacramento Mount 2780g Siderite
Gibeon Siderite
Canyon Diablo 10298g Siderite
Chelyabinsk circa 60g Condrite


Campioni di meteoriti del Museo Civico di Storia Naturale di Milano

Nantan 28.500g Metallica
Non-det. Marocco 7.400g Condrite non classificata
Tamaugal 2.341g Metallica
Gibeon 1.791g Metallica
Sikhote-Alin 3.476g Metallica
Odessa 626g Metallica (da cratere)
McKinney 653g Condrite
Imilac 97g Pallasite
Barbianello 479g Metallica atassite
Allende 778g Condrite carbonacea
Egypt 3.870g Glass (tectite)

Campioni di meteoriti del Museo di Scienze Planetarie di Prato
Meteoriti :
Nantan 3100g Metallica IAB ottaedrite
Chinga 119,0g Metallica (atassite)
Smara 156g Acondrite – HED
Sahara 99044 2236g Condrite
Sahara 97108 1587g Condrite
Dar al Gani 692 72g Acondrite – HED
Dar al Gani 684 850g Acondrite – Ureilite
Unnamed (DaG) 3220g Condrite
Imilac 199g Pallasite
Dar al Gani 670 3,7g Marziana shergottite
Allende 30g Condrite carbonacea CV
Slaghek’s 311g Metallica IIIAB
Gujba 800g Condrite carbonacea CB
Sikhote-Alin 568g Metallica ottaedrite IIAB

Impattiti :
Libyan Desert Glass Glass
Cratee Vredefort, Sudafrica Shatter cone
Cratere Tenoumer, Mauritania Impact melt
Cratere Tenoumer, Mauritania Impactite
Cratere Popigai, Siberia Parchanai – Suevite
Cratere Popigai, Siberia Impactite
Philippinite Tectite
Philippinite Tectite
Cratere Rochechouart, Francia Babaudus Breccia
Cratere Rochechouart Moutoume Breccia
Cratere Rochechouart Red Breccia
Cratere Rochechouart Chassenon Breccia
Cratere Vepriai, Lituania Impactite
Cratere Ries, Germania Impactite