giovedì 20 dicembre 2012

UBI TV - Puntata di PRESENZE dedicata alle Profezie Maya - Si parla di Asteroidi Killer, Meteoriti e del Progetto SkySentinel

Nell' ambito della puntata speciale di Presenze andata in onda su UBI TV il 19.12.2012, siamo stati ospiti per parlare di Asteroidi Killer, Possibili impatti con la Terra, Meteoriti e del Progetto SKY SENTINEL.

Di seguito il link al Video :

Presenze Speciale Profezia Maya 2012 (episodio del 19.12.2012)


Immagine di copertina

martedì 18 dicembre 2012

Ancora Sprites la sera del 17 dicembre 2012

Ancora  Sprites catturati da Sky Sentinel la sera  del 17 dicembre scorso !








Era in corso una intensa attività elettrica sul sud Croazia & Bosnia e sono stati catturati Sprites anche da altre Postazioni della rete IMTN : 


http://meteore.forumattivo.com/t2906-sprite-20121217-18




venerdì 14 dicembre 2012

Turchia, un meteorite cade nel Mar Nero!



Paura e preoccupazione per gli abitanti di una piccola localita' sulle sponde del Mar Nero.
Gli abitanti raccontano di aver visto e sentito una luce abbagliante e un piccolo tremore della terra, e per fortuna nessun danno! Il piccolo meteorite per fortuna non ha colpito nessun centro abitato cadendo proprio nelle acque del Mar NeroQuesto caduto in turchia dovrebbe essere un meteorite che fa parte dello sciame Meteorico delle Geminidi. Per gli appassionati di astronomia,adesso potranno osservare un altro interessante evento, lo sciame meteoritico delle Geminidi. Durante la notte tra il 13 ed il 14 dicembre, infatti, dal nostro pianeta sarà possibile vedere queste stelle cadenti che quest’anno saranno intense e ben visibili, in quanto il picco cadrà in una settimana priva di luna. In Italia, il culmine massimo avverrà tra la mezzanotte e l’una e, data la “bassa” velocità di 30 chilometri al secondo, si potrebbero osservare scie nel cielo che dureranno anche un paio di secondi
Le Geminidi sono uno sciame meteorico annuale, attivo dal 3 al 19 dicembre. Il punto di origine delle Geminidi sembra essere nella costellazione dei Gemelli. Quando la Terra si trova in prossimità del nodo ascendente dell’asteroide Phaeton 3200 si possono contare circa 100 meteore ogni ora. La velocità d’impatto di queste meteore con l’atmosfera di solito è molto bassa, circa 35 km al secondo. Le prime osservazioni di queste stelle cadenti risalgono a metà del 1800 con una frequenza di 20-30 meteore all’ora. Lo sciame meteorico infatti è stato scoperto solo in tempi relativamente recenti, nel 1862, e la loro intensità sembra andare in crescendo negli ultimi anni, con picchi di 120-160 meteore per ora in alcuni anni

In anteprima vi mostriamo le prime immagini catturate da una videocamera di sorveglianza!







mercoledì 12 dicembre 2012

Sprites ripresi da Sky Sentinel la notte del 10 dicembre 2012

Nuovi Sprite catturati dall' occhio vigile delle telecamere di Sky Sentinel la notte del 10 dicembre scorso !




Gli stessi Sprite ripresi da altre camere del circuito IMTN :


http://meteore.forumattivo.com/t2890-sprite-20121210-11#10967


Pioggia di Geminidi nella notte tra il 12 e il 13 dicembre

Le Geminidi, uno tra i più regolari e intensi sciami di meteore, toccherà il picco tra il 12 e il 13 dicembre. Per queste ultime, le osservazioni saranno favorite dall'assenza della Luna.
Una geminide vista dal deserto Mojave, negli USA (Wally Pacholka, TWAN)



Sono in arrivo le Geminidi, uno sciame periodico di meteoriti che come ogni anno sta per incrociare l’orbita terrestre e che toccherà il suo picco il 12 e 13 dicembre 2012. Quest’anno, tra l’altro, l’assenza della Luna in quei giorni renderà più facile che mai avvistare anche le più deboli tra queste stelle cadenti. Per vederle, bisogna guardare verso la costellazione dei Gemelli: è proprio dai dintorni dalla stella Alpha di questa costellazione, infatti, che sembra provenire la pioggia di meteoriti. Le Geminidi tendono a muoversi più lentamente rispetto ad altre stelle cadenti, e per lo più hanno una luce giallastra.

È uno sciame particolare, quello delle Geminidi. Anziché da una cometa, come la maggior parte degli altri, sembra avere avuto origine da un asteroide, chiamato 3200 Phaeton, rimasto vittima di uno scontro oltre l’orbita di Marte e che ora si porta dietro una nuvola di detriti. Scoperte solo in tempi relativamente recenti (nel 1862), la loro intensità sembra andare in crescendo negli ultimi anni, con picchi di 120/160 meteore per ora in alcuni anni.

Per chi proprio non avesse modo di seguire l’evento dal vivo, come è ormai tradizione in questi casi il tutto sarà seguito sui principali social network e da siti specializzati come Meteor Watch,
 che pubblicheranno in tempo reale e sui principali social newtork immagini, informazioni e statistiche.

Fonte : http://www.media.inaf.it

martedì 11 dicembre 2012

Asteroide 4179 Toutatis in avvicinamento alla Terra



L’asteroide, il cui nome deriva dal dio celtico Toutatis, transiterà vicino la Terra accompagnato dai due Asteroidi minori 2009 BS5 e 2012 XE54.


L'asteroide Toutatis (fonte: NASA)
L’asteroide Toutatis si sta' avvicinando alla Terra e transiterà alla minima distanza dal nostro pianeta domattina, 12 dicembre, alle 7,40 del mattino quando passera’ a 6,9 milioni di chilometri dalla Terra, ossia ad una distanza pari a 18 volte quella che separa la Terra dalla Luna. Non ci saranno sicuramente rischi di impatto, ma sarà uno spettacolo per gli appassionati di astronomia e non solo. Il masso roccioso, inoltre, sarà “scortato” da due oggetti più piccoli, 2009 BS5 che misura circa 15 metri, e 2012 XE54, che ha un diametro di 36 metri ed è stato scoperto ieri. Proprio quest’ultimo passerà più vicino della Luna, una distanza considerata abbastanza vicina rispetto alla norma. La direzione migliore per osservare Toutatis è quella tra le costellazioni dei Pesci e della Balena, quindi occorrerà puntare il telescopio verso Sud. Si potrà osservare bene con i telescopi già da stanotte, ma nei giorni successivi risulterà ancora più visibile.

Nonostante non sia una minaccia per la Terra, l'asteroide fa' parte degli oggetti vicini
alla Terra, chiamati Near Earth Objects o Neo, e rientra nella categoria degli asteroidi potenzialmente pericolosi, ovvero nella categoria che comprende gli oggetti che si trovano ad una distanza minima dalla Terra inferiore a 7,4 milioni di chilometri e un diametro superiore a 150 metri. Il passaggio dell'asteroide Toutatis e altri eventi simili vengono seguiti attentamente perché le orbite di questi oggetti possono subire lievi modifiche a causa della gravità della Terra e della Luna' : le orbite possono cioè modificarsi quanto più è ravvicinato il passaggio, di conseguenza queste misure sono utili per determinare con sempre maggiore dettaglio le previsioni future relative ai passaggi di questi oggetti vicini alla Terra.

L’asteroide 4179 Toutatis è stato avvistato il 10 febbraio 1934, come oggetto 1934 TC, e poi subito perso, ma avvistato di nuovo il 4 gennaio 1989. Le proprietà spettrali suggeriscono che si tratta di un asteroide tipo S, o un asteroide sassoso, costituito principalmente da silicati. Ha un albedo moderatamente luminosa di 0.13. Immagini radar mostrano che Toutatis è un organismo altamente irregolare costituito da due distinti “lobi”, con una larghezza massima di circa 4,6 km e 2,4 km rispettivamente. “Naturalmente il passaggio avviene a una distanza di tutta sicurezza che non comporta alcun rischio di impatto per il nostro pianeta – ha dichiarato l’astrofisico Gianluca Masi, curatore scientifico del Planetario di Roma e responsabile del Virtual Telescope – l’oggetto apparirà molto brillante anche con i piccoli telescopi del diametro di 10 centimetri, che permetteranno di apprezzarne il movimento tra le stelle”.

Approfitterà del passaggio ravvicinato la sonda cinese Chang'e 2, che dovrebbe avvicinarsi all'asteroide intorno al 13 dicembre per osservarlo da vicino.

Dal sito del Virtual Telescope si potrà vedere l’asteroide Toutatis in diretta , Giovedì 13 Dicembre dalle ore 21 italiane. 

                                                    Filmato Ricostruzione 3D


sabato 8 dicembre 2012

07.12.2012, Bolide filmato sul Texas

Venerdì 7 dicembre, un bolide molto luminoso ha attraversato il cielo del Texas, da est a ovest.

La palla di fuoco è stata filmata da una telecamera della NASA installata a Mayhilla, New Mexico.

Gli astronomi hanno concluso che il flash potrebbe essere un meteorite, che è arrivato dalla fascia di asteroidi tra le orbite di Marte e Giove, e non è legato allo sciame delle Geminidi, la pioggia di meteore che si inizierà da Giovedi 13 dicembre.






In un primo momento si è pensato che potesse essere il rientro del satellite russo comunicazioni   Kosmos 2251, che è stato distrutto in una collisione con il satellite Iridium nel febbraio 2009 e che ha causato un sacco di rifiuti spaziali ma la NASA dice che questa ipotesi non è confermata.Sono stati segnalati alcuni resti del meteorite a nord di Houston, Texas. Gli scienziati hanno avviato studi per esaminare approfonditamente la zona di impatto. Se si conferma che i resti provengono da questo fenomeno, questo sarebbe la tredicesima caduta di meteorite  registrata in Texas dal 1909 e la prima dal 2009,  quando è caduta la meteorite di Ash Creek.

La redazione.

mercoledì 5 dicembre 2012

4 dicembre - Bolidi avvistati sull' Isola di Malta e sulla Sicilia

Tratto da : MeteoWEB

Strano oggetto luminoso avvistato in cielo ieri sera sull' isola di Malta e sulla Sicilia sud-orientale : probabilmente un meteoroide


mercoledì 5 dicembre 2012, 10:13 di Peppe Caridi 



Come ci segnalano alcuni nostri lettori, ieri sera intorno alle 21:00 moltissimi cittadini maltesi hanno avvistato una strana palla di fuoco sul cielo del Canale di Sicilia. I testimoni assicurano che non si trattava né di una stella cadente né tanto meno di una lanterna cinese: il transito di questo strano oggetto è durato circa 15 secondi. La polizia ha ricevuto centinaia di segnalazioni, ma non ha saputo dare ulteriori spiegazioni del fenomeno. Stamattina sull’isola non si parla d’altro, e i maltesi si chiedono cosa possa essere stata quella luce “misteriosa”. 


Come segnalato da altri lettori, quello stesso “bolide” è stato avvistato su gran parte della Sicilia sud/orientale, soprattutto nel siracusano, nel catanese e nel ragusano, da molte persone. Poche ore prima, intorno alle 18:00, da tutta la Sicilia arrivano segnalazioni di un altro fenomeno analogo. Tutti i testimoni si dicono stupefatti da una “stella cadente gigante e molto luminosa” dal colore “verdastro” che è durata circa 15 secondi. In questo periodo dell’anno questi fenomeni possono essere ancor più frequenti in quanto proprio verso la metà di dicembre transita intorno al nostro pianeta lo sciame delle meteore Geminidi, quindi nei prossimi giorni questi fenomeni potranno essere ancor più frequenti. 

Molto probabilmente si è trattato di un meteoroide, ossia un frammento di roccia delle dimensioni di un piccolo sasso, che è entrato nella nostra atmosfera a velocità molto elevata, che in talune circostanze può arrivare a superare i 260.000 Km/h. La visione di questi corpi è caratterizzata da una palla di fuoco che cade velocemente dal cielo, lasciando dietro di sè una scia di luce della durata di qualche secondo. Possono assumere varie colorazioni: dal bianco al rosso, dal verde all’arancione. In alcune circostanze possono addirittura esplodere, dando vita a lampi di luce spettacolari (denominati flare) e/o cambiare colorazione, originando uno spettacolo memorabile per i fortunati osservatori. Questi fenomeni infatti non possono essere previsti. Essendo imprevedibili hanno spesso osservatori del tutto occasionali. Ci sono inoltre circostanze dove i bolidi producono anche un boato dovuto all’esplosione, simile ad un tuono lontano. Questi casi però sono davvero molto rari. Meteore poco luminose possono essere osservate in qualsiasi notte dell’anno, a patto di essere in luoghi bui e lontani da inquinamento luminoso. Per capire cosa andremmo incontro se la nostra atmosfera non ci proteggesse da questi oggetti, basta osservare la superficie lunare, butterata da enormi crateri d’impatto. La scia si rende visibile in quanto l’attrito con le molecole dell’aria li riscalda sino all’incandescenza, generando luce. Bruciano generalmente ad una quota di 80 Km nella nostra Ionosfera e quando assumono una luminosità molto elevata si definiscono “bolidi”, un termine utilizzato comunemente dagli appassionati ma non accettato dalla comunità scientifica, la quale non classifica questi oggetti a seconda della loro luminosità. Non tutte le meteore sono associate a veri e propri sciami, ed in questo caso si parla di meteore sporadiche (proprio come nel caso di stasera), granelli di polvere casuale che orbitano nel sistema solare intorno al Sole, e che in modo imprevedibile possono finire sul cammino del nostro pianeta.

Eppure, gran parte dei meteoroidi che raggiungono il suolo, e che quindi prendono la denominazione di meteoriti, appartengono proprio a questa categoria. Probabilmente questo accade in quanto questi frammenti appartenevano ad asteroidi ormai disgregati, mentre gli sciami rappresentano i resti di antiche comete periodiche che viaggiano lungo il nostro Sistema Solare. Siamo di fronte ad un evento sempre più frequente o è frutto della normalità? Senza ombra di dubbio il fenomeno delle meteore ha affascinato gli osservatori del cielo sin dalla notte dei tempi; ogni giorno l’atmosfera della Terra riceve milgiaia di corpi rocciosi, delle dimensioni di granelli di sabbia e rocce un pò più grandi, che vengono attratte dall’attrazione gravitazionale terrestre. Affinchè si possa tracciare un quadro più completo, è necessario fornire alcune indicazioni di base, come la data precisa e l’ora, la località e la luminosità dell’evento, la traiettoria, la morfologia, il colore, la durata, la persistenza dell’eventuale scia, eventuali flare o boati uditi. L’osservazione di grandi bolidi andrebbe sempre riferita a centri di raccolta o ai gruppi astrofili più vicini, in modo da fornire elementi preziosi per il loro studio. Abbiamo quindi appreso che nonostante qualcuno possa impaurirsi di fronte a questo spettacolo, si tratta di un bellissimo fenomeno naturale che soltanto i più fortunati riescono ad ammirare e che alle volte una vita intera non basta a non farci meravigliare.

Fonte: MeteoWEB

domenica 21 ottobre 2012

In arrivo le orionidi 2012, le stelle cadenti di ottobre

Fonte : National Geografic 

Questo fine settimana la pioggia meteorica delle Orionidi raggiungerà il suo picco: dozzine di stelle cadenti saranno visibili a occhio nudo da quasi tutte le parti del mondo.


Una Orionide fotografata su Roanoke, in Virginia, il 23 ottobre 2011. Fotografia di Mike Kline, My Shot

Lo sciame meteorico delle orionidi, visibile dal 16 al 23 ottobre, raggiungerà il suo picco tra la notte di sabato 20 e domenica 21.

Questa pioggia meteorica autunnale è generata dai detriti della cometa di Halley, una delle più note e brillanti comete conosciute, che si avvicina nei pressi della Terra ogni 75-76 anni - l'ultima volta è stato nel 1986, la prossima sarà nel 2061 - e genera gas e polveri che, quando entrano in contatto con l'atmosfera terrestre, bruciano creando delle scie luminose: quelle che noi chiamiamo stelle cadenti. Questo fenomeno prende il nome di orionidi perché in base alla posizione in cielo sembra avere origine dalla stella più luminosa della costellazione di Orione, Betelgeuse,

Nel fine settimana "ci aspettiamo di osservare circa 25 meteore all'ora durante il picco", ha detto Bill Cooke, responsabile del Meteoroid Environment Office della Nasa. "Le condizioni saranno ideali, la Luna non disturberà lo spettacolo", continua. Infatti, essendo quasi al primo quarto (lo diventerà completamente il 22 ottobre) non impedirà la visione del fenomeno con la sua luce riflessa.

"Lo sciame delle orionidi non è il più luminoso, ma è uno dei più belli dell'anno", continua Cooke. A fare da sfondo allo spettacolo, ci saranno le costellazioni del Toro, dei Gemelli e di Orione, oltre a Venere e Giove che con Sirio formeranno un triangolo luminoso a est, che sarà attraversato dai frammenti incandescenti della coda della cometa di Halley.

Le stelle cadenti saranno osservabili anche a occhio nudo: nuvole permettendo, basterà alzare gli occhi al cielo intorno alla mezzanotte fra sabato e domenica e guardare in direzione di Orione che, trovandosi in prossimità dell'emisfero celeste, è visibile da quasi tutte le parti della Terra. "Preparatevi alla velocità delle orionidi, che attraversano l'atmosfera a circa 66 chilometri al secondo", si raccomanda Cooke. "Solo le leonidi di novembre cadono a una velocità maggiore".
                                                                                            Viviana Monastero




sabato 13 ottobre 2012

Prova Link VS Skysentinel


PROVA LINK : http://liveskysentinel.altervista.org/gallery/skysentinelcapture/


Prova immagine :


Prova immagine 2 :



mercoledì 3 ottobre 2012

Lo studio sulle origini: «La vita sulla Terra portata da meteoriti»

Fonte : IL CORRIERE DELLA SERA

SCIENZE - Lo studio sulle origini: «La vita sulla Terra portata da meteoriti»La teoria al Congresso europeo di Scienza planeratia sulla "litopanspermia"
Congresso europeo di scienza planetaria che è tenuto in questi giorni a Madrid, un gruppo di astrofisici dell’Università di Princeton, dell’Università dell’Arizona e del Centro spagnolo di astrobiologia ha presentato una scoperta che possiamo veramente considerare rivoluzionaria. Detto in modo molto succinto, microorganismi trasportati sulla Terra da frammenti di meteoriti provenienti da altri pianeti possono essere stati il germe primigenio della vita sul nostro pianeta (GUARDA IL GRAFICO).
Uno degli autori di questa scoperta, la professoressa Renu Malhotra, titolare della cattedra di scienze planetarie e presidente del programma di astrofisica teorica all’Università dell’Arizona, mi dice: «Il Sole si è formato circa quattro miliardi e mezzo di anni orsono, entro un ammasso stellare comprendente poche migliaia di stelle. Tale ammasso si è poi disperso in stelle singole alcune centinaia di milioni di anni fa. Con i nostri lavori, corredati da calcoli, abbiamo concluso che delle rocce proiettate all’esterno da un sistema planetario hanno viaggiato nello spazio con velocità molto diverse le une dalle altre. Alcune di queste rocce interplanetarie (poche, ma in una percentuale non trascurabile, circa l’uno per mille) viaggiavano a velocità modeste. Proprio grazie alla loro ridotta velocità avevano alta probabilità di essere catturate da un sistema planetario vicino, quando ancora l’ammasso stellare e i pianeti erano in stato nascente». Usa un termine lungo e complesso, ma che cattura l’immaginazione: litopanspermia. Ovvero la disseminazione ovunque nello spazio di spore di vita trasportate da rocce.
Tale idea, in realtà piuttosto antica, era stata fino ad adesso quanto meno ricevuta con notevole scetticismo. La studiosa, infatti, ribadisce: «I precedenti studi di astrofisica avevano escluso che un simile scambio inter-planetario di rocce avesse potuto verificarsi. Ma si basavano sulla velocità media delle rocce, piuttosto elevata, non sulla bassa velocità di alcune di queste». Fino a pochissimi anni fa, infatti, si escludeva che un pianeta potesse, con la sua sola forza gravitazionale, attirare e catturare grossi frammenti proiettati nello spazio da un altro sistema planetario. I calcoli attuali, però, danno un risultato diverso. La Malhotra insiste su questo punto: «I nostri calcoli ci dicono che le rocce a bassa velocità subiscono un processo di cattura planetaria molto diverso da quello contemplato fino ad adesso. Subentra la teoria del caos e una teoria matematica chiamata "bordi di debole stabilità" (weak stability boundary theory, in sigla Wsb). La probabilità di cattura per una roccia a bassa velocità (circa 100 metri al secondo) risulta essere circa un miliardo di volte superiore a quella di una roccia di media o alta velocità».
Iniziata nel 1925 dall’ingegnere tedesco Walter Hohman e presto applicata alle dinamiche delle orbite nello spazio, questa teoria matematica si applica ai deboli trasferimenti di energia tra le masse. La invito a riassumere, in termini semplici, il significato di questa scoperta per quanto riguarda l’origine della vita sulla Terra. Non esita e così risponde: «La durata dell’ammasso stellare di cui dicevo sopra si sovrappone con il lasso di tempo durante il quale si formò il nostro sistema solare, quando esso proiettava molti frammenti rocciosi nello spazio inter-stellare. E questo si sovrappone con l’era geologica durante la quale si formò la vita sulla Terra. Plausibilmente, altri sistemi planetari simili al nostro coesistevano e quantità non trascurabili di frammenti rocciosi possono ben essere stati scambiati tra tali giovani sistemi planetari». I loro calcoli suggeriscono che tali scambi di resistentissime spore possano essere avvenuti circa 300 milioni di volte.
Le faccio notare che il compianto Francis Crick, premio Nobel con James Watson per la scoperta della celeberrima doppia elica del Dna, aveva sostenuto con vigore l’origine extraterrestre della vita sul nostro pianeta, ricevendo occhiate scettiche. Sorride e aggiunge: «L’idea è molto più antica, addirittura presente nella cultura della Grecia classica e in studiosi ottocenteschi. Un’idea affascinante che adesso trova appoggio nei nostri calcoli». In conclusione, le chiedo se questi dati possono avere anche dei risvolti applicativi. «Sono ancora irrisolti molti problemi di sopravvivenza biologica (nello spazio, dopo un atterraggio brusco e così via). Ritengo che i nostri lavori possano incitare a proseguire in queste ricerche, in stretta collaborazione con i biologi. Per gli astrofisici e gli scienziati planetari si aprono prospettive di applicazione della teoria Wsb a passati scambi, in ambedue le direzioni, entro il nostro sistema planetario (tra la Terra e Marte, tra la Terra e le lune di Giove, per esempio). La sfida dei prossimi anni è quella di trovare segni affidabili di forme di vita nello spazio e in pianeti diversi dal nostro». Naturalmente, sulla Terra dovevano esistere condizioni climatiche e termiche capaci di far prosperare le spore trasportate dei frammenti spaziali. La presenza di acqua si rivela essenziale. I loro calcoli confermano che tutto torna. Ma insistono su un punto, doveroso: questa non è la conferma che la vita sulla Terra proviene dallo spazio, è solo la conferma che si tratta di una reale possibilità.

sabato 29 settembre 2012

9 ottobre 2012, Asteroide denominato QE50 2012 in transito a una distanza minima dalla Terra


астероид планета Земля космос вселенная

Un nuovo asteroide scoperto lo scorso 28 Agosto dal Catalina Sky Survey in Arizona, si avvicinerà al nostro pianeta ad una distanza minima di 31,5 distanze lunari (13 milioni di chilometri), il 9 Ottobre 2012. Il Virtual Telescope ha fornito preziose osservazioni al momento della scoperta, inclusa dal Minor Planet Center. L’asteroide, denominato QE50 2012 è relativamente luminoso, e mostrerà un movimento apparente molto veloce attraverso il firmamento. Sarà visibile per diversi giorni, e la sua velocità rispetto alla Terra sarà di 11,4 Km/s. Di fronte a queste “dirette” e suggestionati dalle teorie cospirative, in tanti credono che sia in atto qualcosa di anomalo, che porterà alla distruzione del nostro pianeta. In realtà questi eventi sono sempre accaduti, e se tornassimo indietro nella storia geologica della Terra, ci accorgeremmo di impatti devastanti, come quello che ha causato l’estinzione dei dinosauri. 

asteroide ottobre

La stessa comunità scientifica ha accettato che le collisioni degli asteroidi con la Terra avvenute in passato, hanno avuto un ruolo significativo nel disegnare la storia geologica e biologica del pianeta. A questo scopo gli scienziati sono costantemente attenti a verificare gli eventuali oggetti pericolosi che potrebbero (e prima o poi è alta la probabilità che accada) intersecare l’orbita del nostro pianeta. Anche in questo caso non vi sarà alcun pericolo di impatto per la Terra. 

Fonte MeteoWeb : 
http://www.meteoweb.eu/2012/09/i-transiti-degli-asteroidi-eventi-sempre-accaduti-il-9-ottobre-2012-il-prossimo-senza-conseguenze/153135/


domenica 23 settembre 2012

Sky Sentinel, un successo oltre le aspettative

Pubblicato in data 23 settembre sul quotidiano On Line
Corriere di San Nicola diretto da Nicola Ciaramella

Clikkare su link di seguito : 

Sky Sentinel, un successo oltre le aspettative




venerdì 14 settembre 2012

14 settembre 2012, Avvenuto il transito dei due asteroidi 2012 QG42 e 2012 QC8


Scoperti il 26 Agosto 2012 dal Catalina Sky Survey in Arizona, i due asteroidi hanno raggiunto la Terra a distanza di sicurezza.
orbita asteroide 2012 QG42
L’asteroide 2012 QG42, come da previsione, ha raggiunto la minima distanza dal nostro pianeta alle 7:10 del mattino (ora italiana), preceduto dall’altra roccia spaziale 2012 QC8, transitata alle 00:56. Per entrambi gli asteroidi non vi è stato alcun pericolo di collisione con il nostro pianeta: il passaggio sta avvenendo a una distanza di tutta sicurezza, ben oltre quella della Luna, ma gli oggetti stanno destando l’interesse di astronomi e astrofili perchè sono ben visibili con i medi telescopi amatoriali. L’astrofisico Gianluca Masi, curatore scientifico del Planetario di Roma e responsabile del Virtual Telescope, ha spiegato che nel momento di massimo avvicinamento alla Terra, sulla nostra penisola ha prevalso il maltempo, per cui chi volesse, può riprovare a osservare l’oggetto questa sera, tempo permettendo, perchè sarà visibile ancora per qualche ora a partire dal tramonto. ”Gli strumenti – ha proseguito l’esperto all’Ansa – vanno puntati in direzione sud Ovest verso la costellazione di Ercole, dove si sta dirigendo l’asteroide”.
Fonte Meteoweb (http://www.meteoweb.eu/2012/09/avvenuto-il-transito-dei-due-asteroidi-2012-qg42-e-2012-qc8/152812/ )


Video YouTube :
http://www.youtube.com/watch?v=N8b1_yftZDc

lunedì 10 settembre 2012

30 Agosto 2012 - Altre segnalazioni sul Bolide giunte direttamente al nostro Blog

In seguito alla pubblicazione dell' articolo sul Bolide del 30 agosto scorso, nei commenti al Post sono arrivate nuove segnalazioni a conferma dello stesso fenomeno dalla provincia laziale e dalla città di Caserta.



Segnalazioni in ordine cronologico di ricezione  :

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Segnalato da Anonimo in data 03 settembre 2012

Avvistamento il 30 Agosto, intorno alle 20.40 da zona Grottaferrata (RM) con traiettoria da Ovest verso Est.


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Segnalato dalla signora Marta  in data 03 settembre 2012

(Viterbo) traccia orizzontale da sud-ovest verso nord-ovest; altezza 45gradi sull'orizzonte; durata dell'apparizione circa 8-10 secondi; lunghezza dell'apparizione circa 90-100 gradi. Struttura globulare. A meta' percorso si e' sfaldata in numerosi frammenti. Scia lunga e persistente. Ore 20:30 (ora estiva) con incertezza di circa 30 secondi.



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Segnalato dal sig. Enrico Pennazza in data 04 settembre 2012

Da Albano Laziale il bolide color verde smeraldo l'ho osservato per 4-5 secondi. Direzione sud est-nord ,nord ovest da 40-45 gradi rispetto l'orizzonte fino a scomparire nell'atmosfera terrestre intorno ai 30 gradi. Bellissimo fenomeno! Stupendo...



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Segnalato dal sig. Claudio Macchiarelli in data 06 settembre 2012

Data avvistamento : 30 agosto 2012 ore 20:30 circa
Località dell'avvistamento: Casolla di Caserta (via Emanuele de Cillis)
- alle spalle del cimitero di Caserta 2 Km Nord , leggermente in altura rispetto a Caserta); Direzione di provenienza 130° Azimuth (Sud-Est) Direzione di puntamento del Bolide: Nord-Ovest Verso la fascia costiera Mar Tirreno Roma...

Massa dell'oggetto approssimativamente come un'unghia intera di pollice mano a braccio teso; Colore Verde arancio incandescente con scia incandescente Argento/Grigio chiaro e Grigio scuro; Velocità approssimativa: 5°/secondo all'osservatore (lenta) e stanamente in percorrenza orizzontale, segnalo poi grossi frammenti incandescenti che a contatto con l'atmosfera si staccavano dal corpo princibale del bolide con ulteriori miniscie fumose, ricordo inoltre di aver percepito un bagliore poco prima di aver avvistato il bolide;
purtroppo non ho potuto acquisire alcun documento visivo dell'evento ma posso dire che nella mia vita non ho mai visto nulla di simile e di così affascinante bellezza, sembrava davvero enorme.


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Segnalato dal sig. Massimo Ardizzone in data 11 settembre 2012

Anagni, giorno 30 Agosto , ore 20,30 circa, palla di fuoco rosso/arancio con scia fuoco e fumo , nessun rumore , scendeva quasi perpendicolare al terreno, leggero boato alla scomparsa visiva.

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Segnalato dal sig. Claudio in data 22 settembre 2012

Venturina Livorno, 30 agosto, tra le 20,30 e le 20,45 circa, vista grande palla di fuoco di colore rosso e lunga scia. Il fenomeno luminoso è durato 2/3 secondi.

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lunedì 3 settembre 2012

30 agosto 2012 - Bolide infuocato, genera segnalazioni e avvistamenti dalla Toscana, al Lazio, alla Campania

A pochi giorni di distanza dal recente passaggio di una palla di fuoco che ha generato il cosiddetto flap di avvistamenti nel Sud Italia alle 23,00 del 22 agosto, si ripete lo stesso fenomeno ma questa volta è stato osservato da mezza Italia attraversandola dalla Toscana alla Campania : il 30 agosto scorso, nell'arco temporale tra le 20,30 e le 21,00 circa, e' apparso un brillante bolide sui cieli della Toscana e successivamente è stato visto dall' Italia centrale. Per ora sono pervenute alcune osservazioni visuali dalla Toscana, dal Lazio e anche dalla Campania.
 


Combinando i dati visuali già disponibili (fonte UAI), risulta che il meteoroide in questione sarebbe entrato in atmosfera a lenta velocità e bassa inclinazione, e si sarebbe reso visibile sopra il Tirreno a una altezza tra i 60-70 km.

E' ancora in corso la raccolta dei dati per poter ipotizzare una traiettoria coerente con le segnalazioni.
Il meteoroide ha generato un ulteriore allarme UFO con numerose chiamate al 112, in particolare nel Lazio, mentre dalla Campania alcuni testimoni hanno segnalato anche il sorvolo di elicotteri con fari accesi sopra il litorale domizio presupponendo un collegamento con il fenomeno inconsueto.




Di seguito l'elenco delle città da cui sono pervenute le notizie relative a questo evento raccolte dalle fonti di stampa e dai siti web :

Firenze, Empoli, Ponte a Elsa, Perugia, Massa Carrara, San Miniato Basso, Tirrenia, Castelfiorentino, Montopoli Val d'Arno, Gubbio, Anagni, Grottaferrata, Montaione, Vitolini, Vinci, Tarquinia, Terni, Ponte San Giovanni, San Lorenzo Nuovo, Rieti, Monte Porzio Catone, Ciampino, Massarosa, Staffoli,  Sasso, Cerveteri , Santa Severa, Ladispoli, Civitavecchia, Santa Marinella, Aversa, Baia Domizia, Frattamaggiore, Napoli.


Parecchie testate sia sul web che in edicola hanno dato risalto alla notizia come il trafiletto apparso su IL MATTINO del 31 agosto 2012, ed. Caserta (che alleghiamo di seguito): 



Sulla cartina di seguito, sono evidenziate in rosso alcune delle città da cui sono pervenute le segnalazioni e con una linea gialla una possibile traiettoria del meteoroide. Ovviamente è solo una ipotesi in quanto i dati raccolti sono molti ed ancora in fase di analisi: 





Chiediamo ai lettori di questo Blog di segnalarci eventuali altri avvistamenti avvenuti nella stessa data (30 agosto) utilizzando i commenti a questo post nell' apposito spazio.


Redazione Sky Sentinel.

sabato 1 settembre 2012

27 agosto 2012 - Palla di fuoco illumina i cieli del Galles, genera un boom sonico e poi esplode, scuotendo i vetri delle abitazioni

Una palla di fuoco di enorme luminosità è esplosa nei cieli delGalles del Sud, nel sud-ovest dell’Inghilterra. Secondo le testimonianze di residenti locali, il cielo nei pressi della città di Cwmbran si è illuminato di una luce brillante di colore arancione, che ha scatenato una certa apprensione. L’evento si è verificato il 27 agosto alle 23:10 ora locale, ed è stato seguito da migliaia di telefonate di segnalazione alla polizia del distretto locale. L’evento pare che sia stato di una certa potenza, dal momento che oltre alla forte luminosità, all’esplosione con conseguente boom sonico, ha anche scosso finestre e disattivato allarmi per auto. Il boom sonico è il suono prodotto dall’onda d’urto generata da un oggetto quando questo si muove, in un fluido, con velocità superiore alla velocità del suono. Nathan Jones da St. Athan, ha riferito di aver visto “un oggetto difficile da specificare, con una notevole scia verdastra. Era bianco e arancione, molto luminoso, e sembrava molto vicino”. Come questa testimonianza naturalmente ce ne sono svariate migliaia, tutte ben archiviate dagli enti preposti. Quasi sicuramente si è trattato di un meteoroide disgregato in atmosfera, con un noto fenomeno che prende il nome di flare. Proprio qualche giorno fa un simile fenomeno, ma molto meno intenso, è accaduto nei cieli del Sud Italia, dove abbiamo evidenziato la didattica del fenomeno.

I lampi di luce spettacolari, possono originarsi se la roccia spaziale presenta notevoli quantità di ghiaccio e/o biossido di carbonio congelato, che può surriscaldarsi per attrito nella nostra atmosfera e cominciare a bollire, costruendo una pressione sufficiente sino al punto di eplodere. In sintesi si tratta di un frammento di roccia delle dimensioni di un piccolo sasso, che è entrato nella nostra atmosfera a velocità molto elevata, che in talune circostanze può arrivare a superare i 260.000 Km/h. La visione di questi corpi è caratterizzata da una palla di fuoco che cade velocemente dal cielo, lasciando dietro di sè una scia di luce della durata di qualche secondo. Possono assumere varie colorazioni: dal bianco al rosso, dal verde all’arancione. In alcune circostanze possono addirittura esplodere (come in questo caso), dando vita a lampi di luce spettacolari (denominati flare) e/o cambiare colorazione, originando uno spettacolo memorabile per i fortunati osservatori. Questi eventi sono molto rari e soprattutto imprevedibili, e possono affascinare contemporaneamente milioni di persone.


mercoledì 29 agosto 2012, 15:50 di Renato Sansone
Fonte Meteoweb : http://www.meteoweb.eu/2012/08/palla-di-fuoco-illumina-i-cieli-del-galles-genera-un-boom-sonico-e-poi-esplode-scuotendo-i-vetri-delle-abitazioni/150067/

Perseidi 2012 catturate dalla postazione Sky Sentinel

Grazie all' incessante lavoro di raccolta dati, analisi e mappatura dalle varie postazioni aderenti al circuito IMTN da parte di Ferruccio Zanotti, anche le Perseidi catturate dalla Postazione Sky Sentinel ,dislocata presso la sede della Protezione Civile di San Nicola la Strada , sono state rappresentate graficamente.

Di seguito il risultato del grande lavoro fatto da Ferruccio che, utilizzando i dati raccolti dalla nostra postazione, è riuscito ad ottenere una proiezione delle meteore riprese dall'inizio dell'anno, ipotizzando un punto di inizio della meteora a 90 km e finale a 75km di quota.

Salvando in locale le singole immagini e ingrandendole si possono osservare maggiori dettagli.





Al link del Forum di IMTN si puo' osservare invece la triangolazione delle Perseidi 2012 (ancora parziale) che include anche le altre postazioni che partecipano alla Rete IMTN :
http://meteore.forumattivo.com/t2676-perseidi-2012-parziale-agg-30-08-12#10307



Redazione Sky Sentinel


venerdì 24 agosto 2012

22 agosto 2012 - Palla di fuoco sorvola i cieli del Sud Italia


Dal Blog di MeteoWeb :

Diversi lettori hanno segnalato l’osservazione di una vera e propria palla di fuoco nei cieli del Sud Italia che ha affascinato gli osservatori, generalmente occasionali, per la sua intensità. A quanto pare il fenomeno è stato osservato principalmente tra la Sicilia orientale e la Calabria meridionale, la cui scia è rimasta nel cielo per diversi secondi. Ecco qualche segnalazione, tra le tantissime giunte nella redazione Meteoweb :
Raffigurazione di una palla di fuoco nel cielo
- Buonasera, volevo segnalare l’avvistamento di una meteora o di qualcosa di simile, al mio rientro a casa alle ore 23:20 circa ne cielo di Reggio Calabria in direzione sud ho avvistato dopo un bagliore una palla luminosa che si spostava molto velocemente lasciano alle sue spalle una scia anch’essa luminosissima, il tutto è durato circa 7 secondi e purtroppo non ho potuto acquisire alcun documento visivo dell’evento ma posso dire che nella mia vita non ho mai visto nulla di simile e di così affascinante ancora ripensandoci mi vengono i brividi. (Andrea Praticò)


- Salve, ho letto per caso il vostro articolo sull’avvistamento di un meteorite luminoso a Catania. Dico per caso perché dopo due avvistamenti avvenuti stasera ho cercato notizie su internet! Vi sto scrivendo da Giarre e mentre ero con la mia ragazza ho avvistato questi due enormi meteoriti, a distanza di un’ora, che hanno illuminato il cielo! Non avevamo mai visto una cosa del genere..a cosa è dovuto questo fenomeno? (Giulio Foti)


- Ieri sera (22/8) intorno alle 23 mi trovavo a Donnalucata (sicilia, provincia di Ragusa) è insieme ad amici abbiamo visto un corpo celeste (meteorite, bolide o quello che era) che attraversava infuocato il cielo sopra di noi. E’ rimasto visibile per diversi secondi e si vedeva perfettamente la palla di fuoco. Poi se ne sono visti almeno altri due più piccoli e per un tempo più breve, ma il primo è stato davvero impressionante. Qualcuno ha notizie ?(Gionata Guglielmetti)


Una meteora particolarmente brillante

Cerchiamo quindi di rispondere ai quesiti posti secondo quanto ci forniscono le indicazioni scientifiche: innanzitutto diciamo che si è trattato di un meteoroide, ossia un frammento di roccia delle dimensioni di un piccolo sasso, che è entrato nella nostra atmosfera a velocità molto elevata, che in talune circostanze può arrivare a superare i 260.000 Km/h. La visione di questi corpi è caratterizzata da una palla di fuoco che cade velocemente dal cielo, lasciando dietro di sè una scia di luce della durata di qualche secondo. Possono assumere varie colorazioni: dal bianco al rosso, dal verde all’arancione. In alcune circostanze possono addirittura esplodere, dando vita a lampi di luce spettacolari (denominati flare) e/o cambiare colorazione, originando uno spettacolo memorabile per i fortunati osservatori. Questi fenomeni infatti non possono essere previsti. Essendo imprevedibili hanno spesso osservatori del tutto occasionali. Ci sono inoltre circostanze dove i bolidi producono anche un boato dovuto all’esplosione, simile ad un tuono lontano. Questi casi però sono davvero molto rari. Meteore poco luminose possono essere osservate in qualsiasi notte dell’anno, a patto di essere in luoghi bui e lontani da inquinamento luminoso. Per capire cosa andremmo incontro se la nostra atmosfera non ci proteggesse da questi oggetti, basta osservare la superficie lunare, butterata da enormi crateri d’impatto. La scia si rende visibile in quanto l’attrito con le molecole dell’aria li riscalda sino all’incandescenza, generando luce. Bruciano generalmente ad una quota di 80 Km nella nostra Ionosfera e quando assumono una luminosità molto elevata si definiscono “bolidi”, un termine utilizzato comunemente dagli appassionati ma non accettato dalla comunità scientifica, la quale non classifica questi oggetti a seconda della loro luminosità. Non tutte le meteore sono associate a veri e propri sciami, ed in questo caso si parla di meteore sporadiche (proprio come il caso riscontrato nella serata di ieri), granelli di polvere casuale che orbitano nel sistema solare intorno al Sole, e che in modo imprevedibile possono finire sul cammino del nostro pianeta.
Raffigurazione di una roccia spaziale


Eppure, gran parte dei meteoroidi che raggiungono il suolo, e che quindi prendono la denominazione di meteoriti, appartengono proprio a questa categoria. Probabilmente questo accade in quanto questi frammenti appartenevano ad asteroidi ormai disgregati, mentre gli sciami rappresentano i resti di antiche comete periodiche che viaggiano lungo il nostro Sistema Solare. Siamo di fronte ad un evento sempre più frequente o è frutto della normalità? Senza ombra di dubbio il fenomeno delle meteore ha affascinato gli osservatori del cielo sin dalla notte dei tempi; ogni giorno l’atmosfera della Terra riceve migliaia di corpi rocciosi, delle dimensioni di granelli di sabbia e rocce un pò più grandi, che vengono attratte dall’attrazione gravitazionale terrestre. Affinchè si possa tracciare un quadro più completo, è necessario fornire alcune indicazioni di base, come la data precisa e l’ora, la località e la luminosità dell’evento, la traiettoria, la morfologia, il colore, la durata, la persistenza dell’eventuale scia, eventuali flare o boati uditi. L’osservazione di grandi bolidi andrebbe sempre riferita a centri di raccolta o ai gruppi astrofili più vicini, in modo da fornire elementi preziosi per il loro studio. Abbiamo quindi appreso che nonostante qualcuno possa impaurirsi di fronte a questo spettacolo, si tratta di un bellissimo fenomeno naturale che soltanto i più fortunati riescono ad ammirare e che alle volte una vita intera non basta a non farci meravigliare.

giovedì 23 agosto 2012, 13:34 di 
Fonte Meteoweb

sabato 11 agosto 2012

Sciame Meteorico delle Perseidi 2012

Quest'anno il massimo vero e proprio di attivita' dello sciame e' atteso nelle ore diurne del 12 agosto, quando ovviamente da noi non e' possibile effettuare osservazioni, se non nel dominio radio. 

Dato che l'attivita' delle Perseidi e' comunque piuttosto intensa anche nelle notti precedenti e seguenti, sara' il caso di osservarle percio' soprattutto nelle ore centrali delle notti tra l'11 e il 12 e tra il 12 e 13 agosto. 



Un fattore positivo sara' l'assenza del disturbo lunare. La Luna sara' infatti poco oltre la fase di ultimo quarto e il suo chiarore diventera' tangibile solamente nelle ore che precedono l'alba. 
Radiante Perseidi 






La notte dell'11/12 la Luna disturbera' praticamente dalle 03h30m in poi e la notte del 12/13 solamente dalle 04h in poi.


Le Perseidi possono essere osservate dal termine del crepuscolo serale, quando il radiante, cioe' la zona tra le costellazioni del Perseo e di Cassiopeia da cui le scie luminose sembrano irradiarsi, sara' sorto di pochi gradi sopra l'orizzonte, fino alle prime luci
dell'alba allorche' il radiante sara' alto in cielo oltre i 65 gradi. 


Se il radiante fosse sempre sopra le nostre teste e il cielo fosse completamente buio, in prossimita' della massima attività potremmo attenderci di vedere all'incirca 1-2 Perseidi al minuto, ma purtroppo questo numero risultera' minore quanto piu' basso si trovera' il radiante rispetto all'orizzonte e risultera' anche decurtato per il chiarore del fondo cielo, che influira' negativamente sull'osservazione, tagliando dalla vista la maggior parte delle meteore di debole luminosita'.

Tratto da: http://meteore.uai.it/ago2012.htm

giovedì 9 agosto 2012

Atterraggio Sonda Curiosity su Marte !

Anche se OT rispetto ai contenuti del nostro BLOG non potevamo esimerci ad un breve cenno alla straordinaria missione spaziale appena conclusasi con l' atterraggio di Curiosity su Marte.

Un altro capitolo  è stato scritto nella storia dell' esplorazione spaziale e tutti noi potremmo ancora stupirci e meravigliarci davanti alle immagini provenienti da un altro mondo dalle telecamere remote installate a bordo del rover Curiosity.

Condividiamo la passione, l' impegno, la gioia e l'emozione del team della NASA che ha reso possibile questa grandiosa impresa, con l' augurio che possa portare a importanti scoperte scientifiche utili per l' intera umanità.

Redazione Sky Sentinel.




Il Contatto

Il servizio al TG1





La ricostruzione dell' intera missione



lunedì 6 agosto 2012

Sciami Meteorici del mese di agosto - Picco delle Perseidi



Dal sito dell' Unione Astrofili Italiani


Fonte : http://divulgazione.uai.it/

Quest’anno in agosto saranno favorevoli per osservare meteore grosso modo le notti centrali del mese, poiché prive del disturbo lunare. Sarà soprattutto un anno abbastanza favorevole per studiare le Perseidi, dato che sarà Luna Nuova il 17 agosto, ossia pochi giorni dopo la loro maggior frequenza. 



Spettacolare bolide sporadico ripreso il 9 agosto 2011 alle 21h37m UT tra le costellazioni del Cefeo e Pegaso -- © S.Crivello (Genova)

Agosto è ad ogni modo un mese ricco anche di altri sciami, per lo più concentrati lungo l’eclittica, tra le costellazioni dell’Aquila e dell’Aquario. Queste correnti non mostrano gran quantità di stelle cadenti, né massimi particolarmente accentuati, essendo formate da corpuscoli assai minuti che impattano con la nostra atmosfera con bassa velocità e che si sono dispersi ormai quasi completamente sotto l’influsso delle perturbazioni dei pianeti. Mostrano comunque frequenze assai regolari. 
Non di rado per lo più dalle stesse regioni eclitticali possono anche capitare spettacolari bolidi brillanti, dovuti a meteoroidi più consistenti e compatti vaganti nelle stesse zone di spazio.

Purtroppo all’inizio del mese l’osservazione delle ben conosciute Alfa Capricornidi risulterà penalizzata dal disturbo della Luna. Ad ogni modo, specie nella prima quindicina del mese, non è escluso che di questo sciame si possa vedere qualche membro particolarmente brillante, facilmente riconoscibile per la lenta velocità angolare e per la caratteristica esplosione finale colorata.
Sempre nella prima decade del mese, i radianti della componente settentrionale delle Delta Aquaridi (8/9 agosto) e delle Aquilidi (10/11 agosto) saranno sicuramente quelli da cui sarà più facile rilevare una certa attività, specie nella prima parte della notte, quando la Luna sarà assente.
Per le Perseidi quest’anno si prevede una normale apparizione con valori che non dovrebbero superare durante il massimo di attività le 100 meteore/hr. Occorre ricordare che il numero di 100 meteore/hr è un valore quasi teorico, che in realtà risulta sempre ben minore. Bisogna infatti tenere presente che il radiante (cioè il punto da cui sembrano provenire le meteore) non è allo zenit, anzi, nelle prime ore della notte è molto basso sull’orizzonte, e che inoltre nei luoghi da cui si osserva in genere non si raggiunge la magnitudine limite di +6,5, valore che si riferisce a cieli praticamente ottimali, trasparenti e molto oscuri. In presenza di foschia o di inquinamento luminoso poi il numero delle meteore effettivamente osservabili diventa del tutto esiguo e limitato solamente a quelle più luminose. Normalmente se si attendono le ore centrali della notte, ossia quando il radiante nella costellazione del Perseo (vicino alla stella Eta PER) è più alto in cielo, e si osserva da luoghi lontani da sorgenti luminose e con un cielo a sufficienza limpido, si dovrebbero poter contare alcune decine di meteore.
Il massimo vero e proprio di attività dello sciame è previsto quest’anno nelle ore diurne del 12 agosto, quando ovviamente da noi non è possibile effettuare osservazioni, se non nel dominio radio.
Dato che l’attività dello sciame è comunque piuttosto intensa anche nelle notti precedenti e seguenti, sarà il caso di osservare perciò soprattutto nelle ore centrali delle notti tra l’11 e il 12 e tra il 12 e 13 agosto. Un fattore positivo sarà l’assenza del disturbo lunare. La Luna sarà infatti poco oltre la fase di ultimo quarto e il suo chiarore diventerà tangibile solamente nelle ore che precedono l’alba.

In generale gli osservatori visuali dovranno tener presente che la classificazione a vista tenderà ad associare buona parte delle meteore come membri delle correnti più conosciute. Per questo motivo sarà il caso ad esempio di disegnare su mappe stellari a grande campo tutte le meteore che non siano Perseidi.
L’ultima decina di agosto ci riserverà ancora una buona chance per osservare per l’intera notte l’attività del radiante delle Kappa Cignidi (18/19 agosto): un radiante diffuso (oltre 15°), molto complesso con molti centri sparsi tra il Cigno e il Dragone, che spesso produce meteore particolarmente luminose.

venerdì 27 luglio 2012

Un nuovo asteroide 2012OQ ha sfiorato la Terra

Nella Notte tra il 23 e il 24 luglio scorsi, un nuovo asteroide è transitato a distanza ravvicinata dalla Terra.



L'orbita percorsa dall'asteroide 2012 OQ, tra quelle dei pianeti interni del Sistema Solare

Chiamato 2012 OQ, l'asteroide è stato scoperto la notte del 17 luglio dagli strumenti dell'Osservatorio astronomico spagnolo 'La Sagra', in Andalusia ed è stato classificato nella lista degli ''Oggetti potenzialmente pericolosi'' (Pho). La distanza minima dal nostro pianeta è di poco meno di 8 volte la distanza della Luna.

L'asteroide 2012OQ è un corpo roccioso di circa 200 metri di diametro, grande come quattro campi di calcio, e la sua traiettoria lo ha portato a circa tre milioni di chilometri dalla Terra.


Foto Virtual Telescope

giovedì 19 luglio 2012

Sciami Meteorici del mese di luglio

Fonte  : http://divulgazione.uai.it/

Con il mese di luglio ha inizio il clima estivo vero e proprio, cosa che può sicuramente invogliare a intraprendere qualche osservazione notturna. Luglio rappresenta una buona occasione anche per chi vuole cominciare sistematicamente con le meteore, dato che aumenta il numero degli sciami e delle stelle cadenti stesse, e che in buone condizioni di trasparenza e oscurità le frequenze diventano facilmente superiori alle 20 meteore/hr.

Quest’anno ci sarà il plenilunio il 3 luglio, pertanto nei giorni vicini a questa data il numero delle meteore visibili risulterà ridotto quasi d’una decina di volte. Viceversa dopo la metà del mese si avranno delle ottime occasioni per osservare con soddisfazione.

Le regioni di cielo che si mostrano più attive sono quelle del Sagittario, dell’Aquila, del Capricorno e dell’Aquario. Qui i radianti presenti sono parecchio diffusi e vicini tra loro. Le osservazioni fotografiche o ancor meglio quelle video sono le più opportune, poiché visualmente risulta difficile discernere se si tratti di questo e quel sciame, specie se le scie luminose sono lontane dal radiante. Gli osservatori visuali dovranno in tal caso disegnare su carte stellari le scie luminose viste e annotare la loro velocità apparente per poter poi stabilire l’associazione più probabile a un radiante.

Spesso queste zone producono anche meteore molto brillanti, se non bolidi, probabilmente legate a residui di origine asteroidale frammisti alle correnti stesse. Non di rado le beta Capricornidi (11/12 luglio) o le alfa Capricornidi (a fine mese) offrono inusuali meteore lente e brillanti, che nella maggior parte dei casi si frammentano con una spettacolare esplosione finale.
Quest’anno saranno favorevoli pure l’osservazione delle Aquilidi (soprattutto verso il 16/18 luglio) da un radiante tra lo Scudo e il confine orientale dell’Aquila, e quella della componente meridionale delle delta Aquaridi a fine mese.

Un’altra regione di cielo interessante è quella che comprende le costellazioni tra Dragone, Aquila e Cigno, dove sono stati segnalati dei radianti diffusi, di cui non sempre è risultata chiara l’attività. E’ il caso delle correnti delle gamma e delle omicron Dracondi rispettivamente nella prima e nella seconda metà del mese, che non è chiaro se siano due correnti meteoriche in qualche modo legate fisicamente, oppure della vecchia pioggia delle alfa Cignidi (19/20 luglio), conosciuta già alla fine del IX° secolo, che si è sempre mostrata blandamente attiva, ma in modo irregolare e imprevedibile.

In http://meteore.uai.it/lug2012.htm maggiori dettagli sulle meteore di luglio.
In http://meteore.uai.it informazioni su bolidi e meteore osservati e per segnalare avvistamenti.
In http://meteore.uai.it/tecniche_osservative.htm informazioni per collaborare e osservare con la sezione di ricerca UAI.

lunedì 18 giugno 2012

Meteora filmata nei cieli del Michigan il 14 giugno

I primi rapporti sono arrivati poco dopo le 10 di Giovedi 14 Giugno 2012, raccontavano di un oggetto luminoso che ha solcato il cielo verso le 09:55

Kathy da Willoughby Hills, Ohio ha detto: "E 'stato uno spettacolo incredibile. Veniva da sud, una scia di luce c'è passata sopra la testa velocemente e poi in un secondo è scomparsa sul lago Erie" . Ha descritto la vista come una palla luminosa bianca con una lunga coda verde.

Anche Steven da Wooster, Ohio l'ha vista. Ha detto che ha visto anche "2 o 3 pezzi che venivano fuori dalla parte inferiore e viaggiavano ad una velocità più lenta."

La stella cadente è stata osservata in diverse parti dell'Ohio, del Sud dell'Ontario, a occidente della Pennsylvania, in West Virginia e in Michigan.

Di seguito il filmato.




domenica 17 giugno 2012

Sciami Meteorici del mese di giugno

In giugno si hanno meno ore di oscurità al di fuori dei crepuscoli astronomici, per cui c’è poco tempo da dedicare all’osservazione. Per di più il numero delle stelle cadenti è tra i più bassi dell’anno. Non ci sono sciami considerevoli, ma solamente correnti minori, a volte poco attive.


Molti di questi radianti sono posizionati sul piano eclitticale, in un raggruppamento diffuso che, specie dalle costellazioni dello Scorpione e Sagittario, si mostra con meteore (4-5 meteore/hr) lente e per lo più di debole luminosità, inframmezzate da occasionali meteore brillanti.


Si tratta di una corrente ormai dissolta, in passato identificata come il sistema delle Scorpidi-Sagittaridi, probabilmente derivato da vecchi residui della cometa 1770 Lexell.
Dato che la seconda parte del mese sarà più favorevole alla osservazione per l’assenza del disturbo lunare, si potrà seguire soprattutto la maggiore attività delle theta Ofiuchidi (16/6), delle lambda (19/6) e delle rho Sagittaridi (28/6).

Verso la metà del mese (16/6) si sarà una buona chance per studiare le meteore che sembrano provenire dalle regioni del Dragone e della Lira. Qui sono presenti due radianti distanti una ventina di gradi, che negli anni hanno mostrato degli improvvisi e brevi exploit di meteore e che sono creduti da molti in qualche modo collegati tra loro: quello delle Liridi, originato dalla cometa Mellish, e quello delle xi Draconidi.

Sempre verso la metà del mese tra l’Aquila e l’Ofiuco è attivo il radiante diffuso delle Aquilidi, che alterna periodi di blanda attività (3-4 meteore/hr) a momenti di frequenza più sostenuta. E’ uno sciame poco conosciuto che, specie ora con l’avvento delle tecniche video, può essere un valido motivo di studio.

A fine mese (27/6) sarà d’obbligo controllare l’attività irregolare delle Bootidi, che nel 1998 dopo decenni di inattività hanno mostrato una inattesa ed eccitante apparizione (oltre 100 meteore/hr), causata dal passaggio della Terra in una nube di residui della cometa Pons-Winnecke.


Fonte :   UAI - Sezione Divulgazione : http://divulgazione.uai.it/index.php/Cielo_di_Giugno_2012#METEORE



Un nuovo asteroide 2012 LZ1 ha sfiorato la Terra il 15 giugno

Un nuovo asteroide, denominato 2012 LZ1 è stato scoperto recentemente da RH McNaught nel corso del Siding Spring Survey grazie alle immagini ottenute con una camera CCD accoppiata ad un telescopio da 50 cm di diametro. Il corpo presenta un diametro compreso tra 300 e 700 metri ed è passato alla minima distanza dalla Terra alle 1:10 (ora italiana) del 15 giugno, transitando a circa 14 distanze lunari (0,036 Unità Astronomiche), una distanza assolutamente sicura da possibili impatti. Al momento della scoperta il grande Near-EarthObject (NEO) presentava una magnitudine di 15.1, visibile quindi solo con strumenti medi, ed è stato classificato come asteroide potenzialmente pericoloso (PHA). Questo tipo di rocce spaziali rappresentano oggetti sempre più grandi di 100 metri che possono avvicinarsi al nostro pianeta e rischiare una collisione. Tuttavia, nessuno tra i PHA conosciuti è in rotta di collisione con la Terra, anche se gli astronomi sono alla costante ricerca di nuovi oggetti potenzialmente pericolosi. L' asteroide secondo gli astronomi si sta muovendo in parallelo al nostro pianeta, e quindi non scomparirà prestissimo dalla nostra vista. Soltanto dopo il 23 Giugno il corpo roccioso scenderà sotto la magnitudine 17.0 per cui i grandi telescopi dovrebbero essere ancora in grado di tracciare la sua traiettoria per la prossima settimana. 




Nella notte tra il 14 e il 15 giugno, l’osservatorio astronomico di Remanzacco (Udine) è riuscito a catturare le immagini di 2012 LZ1. Il video è stato realizzato da Nick Howes, Ernesto Guido e Giovanni Sostero.













mercoledì 30 maggio 2012

Pioggia di meteoriti in India

Il 22 maggio una serie di palle di fuoco sono state osservate nella regione di Vidarbha, facente parte dello stato di Maharashtra, in India. Un team di scienziati provenienti da Mumbai si sono recati sul posto per indagare e studiare il fenomeno, quando si sono accorti che una pioggia di meteoriti di grandi dimensioni ha danneggiato alcune abitazioni in località Katol, città indiana di 37.000 abitanti. Il team ha sondato circa 200 chilometri quadrati, notando inoltre piccoli crateri formatisi a seguito dell’impatto. Le costruzioni danneggiate sarebbero sei. Bharat Adur, capo del Akash Ganga Centre for Astronomy, ha dichiarato di non voler accusare nessuno, ma che l’European Space Research Organisation (ESRO) avrebbe dovuto informare la popolazione con netto anticipo. “Del resto – dice Adur – anche le autorità aeroportuali sono dotati di un radar, che rileva le rocce spaziali almeno un’ora prima che colpiscano la superficie terrestre. Avrebbero dovuto prendere precauzioni più adeguate per prevenire eventuali danni a persone”, dice Adur. I residenti di Katol, città di 37 mila abitanti, sono rimasti letteralmente scossi dopo quest’evento. I ricercatori del GSI hanno raccolto alcuni campioni e continueranno le ricerche per almeno due giorni.

In contemporanea all’impatto delle meteoriti, si è verificata una scossa tellurica di magnitudo 2.1, ma non è ancora chiaro se la causa del sisma sia da imputare all’effetto cumulativo dell’energia sprigionata dalle meteoriti, o ad una semplice coincidenza. Ad una prima analisi di laboratorio le meteoriti presentano una colorazione nera, ricche di silicati con piccole quantità di ferro e nichel. Uno dei campioni misura 9,5 x 9 x 9,5 cm, con un peso di 700 grammi, e si pensa che abbia causato un “buco” di 8x7x10 cm per terra. Secondo Adur, i frammenti appartengono ad un asteroide di 30 metri disgregatosi per attrito nell’atmosfera terrestre. “L’asteroide si è disgregato subito dopo l’impatto in atmosfera, e i frammenti hanno colpito la superficie terrestre ad oltre 61200 Km/h. Se non si fosse disintegrato gli effetti sarebbero stati devastanti per le aree locali e non soltanto….”, afferma Adur. 



meteorite katol2



katol meteorite3



katol meteorite 5





meteorite katol 6



meteorite katol7




meteorite katol 8



Circa 52.000 anni fa, un asteroide di 100 metri di diametro cadde nel distretto di Buldhana, causando un cratere di 4000 metri di diametro e una profondità di 450 piedi, oggi noto come il Lago Lonar. Gli impatti più importanti della storia dell’India risalgono al 16 Febbraio 1827, quando un uomo rimase ferito, al 27 Settembre 2003 nello stato dell’Odisha, e al 23 Settembre 2008, nello Stato di Tamil Nadu.