giovedì 2 febbraio 2012

L'incontro con l'asteroide Eros 433

Si avvicina alla Terra l'asteroide Eros 433, che passa a 27 milioni di chilometri dal nostro pianeta. Una distanza di tutta sicurezza, senza il minimo rischio di impatto, che per appassionati e studiosi è un'occasione per osservare l'oggetto anche con un piccolo telescopio o un binocolo.

L'asteroide Eros 433
(fonte: NEAR Project, NLR, JHUAPL, Goddard SVS, NASA)
Nuvole permettendo, Eros 433 si può osservare da tutta Italia, ha spiegato l'astrofisico Gianluca Masi, responsabile del Virtual Telescope, guardando in direzione Sud-Est nella costellazione del Sestante, sotto la costellazione del Leone. Ma se il cielo coperto dovesse impedire di osservarlo, si può approfittare del fatto che l'oggetto raggiungerà la massima brillantezza il 3 febbraio, dovuta a un'ottimale configurazione Terra Sole e asteroide.

Ripresa del transito Asteroide Eros 433 del 29.01.2012



Scoperto nel 1898, Eros 433 è stato il primo asteroide individuato dei cosiddetti Near-Earth Object (Neo), i piccoli corpi del Sistema Solare la cui orbita si avvicina alla Terra. E' stato anche il primo asteroide ad essere visitato da una sonda, l'americana Near (Near Earth Asteroid Rendezvous), che lo ha incontrato nel 2000.
''Una delle scoperte più sorprendenti della sonda, sono stati i laghi di polvere di Eros'', ha spiegato Giovanni Valsecchi dell'Istituto di Astrofisica e Planetologia Spaziale dell'Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF). 
Eros 433 è un oggetto irregolare, il cui lato più grande è lungo circa 30 chilometri ed è proprio ''per la sua forma - ha proseguito Valsecchi - che l'oggetto ha anche una gravità irregolare per la quale la polvere si accumula in alcune zone e in altre no''.

Per tenere sotto controllo gli oggetti come Eros 433, l'Unione Europea ha appena stanziato 4 milioni di euro per un progetto chiamato Neo Shield. L'obiettivo è studiare tecniche per deflettere eventuali oggetti che rischiano di collidere con la Terra. L'Europa, con l'Agenzia Spaziale Europea (Esa) ha spiegato Valschecchi, sta lavorando anche ad un altro progetto che riguarda i Neo. Si chiama Space Situational Awareness (Ssa) e ha l'obiettivo di monitorare i Neo e i detriti spaziali grazie alla realizzazione di una rete europea di telescopi dedicata. Ma ''cruciale'' per il destino del programma avviato nel 2008, ha sottolineato Valsecchi che partecipa al progetto, sarà la ministeriale Esa prevista nel novembre 2012.


Animazione della rotazione di 433 Eros.
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