giovedì 16 maggio 2013

16 maggio 2013, a Praga alcuni frammenti del meteorite di Chelyabinsk

Fonte : La Voce della Russiahttp://italian.ruvr.ru/2013_05_16/A-Praga-alcuni-frammenti-del-meteorite-di-Chelyabinsk/


Foto: RIA Novosti

Parte del meteorite caduto a Chelyabinsk lo scorso febbraio è giunto a Praga per essere analizzato. I ricercatori locali sono riusciti a portare in Repubblica Ceca uno dei più grandi frammenti trovati del meteorite.
La lunghezza del pezzo piu' grande e' di 5 centimetri mentre gli altri diciannove frammenti sono più piccoli. Il meteorite di Chlyabinsk è il più grande corpo cosmico caduto sulla Terra dal 1908. La parte più grande del meteorite, che si trova sul fondo del lago, non e' stata ancora scoperta dagli scienziati.

lunedì 13 maggio 2013

Tunguska : annunciata l'esistenza di possibili meteoriti dell'evento


Con "evento di Tunguska"  si indicano le conseguenze verificatesi, in una località della Siberia, la mattina del 30 giugno 1908, a seguito dell'impatto di un grande meteoroide, o cometa. L'esplosione, avvenuta a un'altitudine di 5–10 chilometri dalla superficie terrestre, abbatté decine di milioni di alberi e venne percepita anche a mille chilometri di distanza. È il maggiore evento esplosivo naturale registrato nella storia recente in prossimità della Terra.  La località prende il nome dal fiume Tunguska Pietrosa (in russo: Podkamennaja Tunguska), che scorre nella parte settentrionale del Territorio di Krasnojarsk, nella Siberia centrale.

   

Prima degli eventi del 15 febbraio 2013, causati da una esplosione di una meteora nei cieli della Russia, sulla regione di Chelyabinsk, l'evento era classificato come il più significativo impatto con danni a cose e persone.

L'esplosione fu mille volte più potente della bomba sganciata su Hiroshima, scatendando un sisma del quitno grado della scala Richter e abbattendo circa 80 milioni di alberi su una superficie di 2 mila chilometri quadrati. Il territorio dove si verificò la catastrofe era così isolato che gli storici hanno registrato un solo morto e un numero sparuto di testimonianze oculari. Ma l'aspetto più misterioso dell'Evento di Tunguska è il fatto che l'esplosione non ha lasciato traccia di cratere, spingendo gli scienziati a speculare sulla possibile causa che ha scatenato la potente deflagrazione.

La teoria generalmente accettata dagli studiosi è che l'esplosione sia stato il risultato di un impatto di un meteorite o di una cometa con l'atmosfera terrestre che, disintegrandosi ad alta quota, non ha lasciato traccia di cratere sulla superficie del pianeta. E' chiaro che un evento del genere avrebbe certamente inondato la regione di una miriade di frammenti del corpo celeste, ma fino ad oggi, nessuna prova convincente è mai stata prodotta.


Solo la spedizione del 1930 guidata dal geologo russo Leonid Kulik tornò con un campione di roccia vetrosa fusa contenente delle bolle d'aria. Kulik considerò il ritrovamento come la prova evidente di un impatto. Stranamente, nel corso del XX secolo, forse a causa del disordine generato dalle due grandi guerre mondiali, il campione di Kulik andò perduto, impedendo così ulteriori indagini con gli strumenti della scienza moderna. Tuttavia, qualcosa di nuovo potrebbe arrivare dalla scoperta di alcuni frammenti di roccia da parte di Andrei Zlobin, un ricercatore dell'Accademia Russa delle Scienze, secondo il quale potrebbero essere tracce evidenti di un impatto meteoritico.
                                    

In base al report pubblicato sul sito earthsky.org, il 2 maggio 2013, gli scienziati hanno annunciato l'esistenza di possibili frammenti del meteorite dell'evento Tunguska, ritrovati 25 anni fa.
 Meteorite Tunguska : annunciato l'esistenza di possibili frammenti
                                   

In un comunicato stampa il MIT Technology Review, che ha basato il suo lavoro sugli studi di Andrei Zlobin dell'Accademia Russa delle Scienze, dichiara di essere in possesso di tre rocce della regione Tunguska, con chiara caratteristiche di meteorite. Se così fosse, uno dei più grandi misteri astronomici che ritroviamo sui libri da oltre cento anni potrebbe essere risolto.

Zlobin, come Kulik, guidò una spedizione a Tunguska nel 1988 e in quell'occasione trovò i frammenti, nell'alveo del fiume Khushmo in Siberia, insieme a circa altre 100 rocce interessanti. Zlobin tornò a Mosca, dove per motivi inspiegabili, aspettò 20 anni per esaminarli. Nel 2008 decise di procedere, trovando nel bottino della spedizione tre frammenti con caratteristiche di meteorite.

A quanto pare un'analisi chimica ed isotopica dettagliata non è ancora stata portata a termine ma Zlobin e colleghi sono abbastanza convinti che di tratti di frammenti del meteorite Tunguska, pubblicando il loro lavoro: "Read Zlobin’s paper: Discovery of Probably Tunguska Meteorites at the Bottom of Khushmo River’s Shoal".

Rimane l'interrogativo inevaso sul perchè Zoblin abbia aspettato così tanto tempo per analizzare i suoi campioni. Non è difficile sospettare che la causa sia stata determinata dai repentini sconvolgimenti politici che hanno interessato l'Unione Sovietica all'inizio degli anni '90. Tuttavia, molti aspettano ancora una spiegazione più precisa sulla questione.

Diverso il parere di Romano Serra , componente della spedizione italiana Tunguska99 assieme a  un gruppo di ricercatori del CNR di Bologna,  in quanto avendo raccolto diverso materiale sul luogo (in particolare sul torrente Khushmo)  non ha riscontrato tracce di materiale extraterrestre ma solo materiale di origine vulcanica.


A questo punto si attendono gli  esiti degli esami dei campioni in possesso di  Andrei Zlobin.

 

10 Maggio, la Nasa annuncia il progetto per la cattura e lo studio di un Asteroide

Fonte : Corriere della Sera

La coppia di asteroidi del 15 febbraio ha lasciato il segno. Uno, previsto, è transitato più vicino dei satelliti di telecomunicazioniche ruotano intorno alla Terra a 36 mila chilometri d’altezza; un altro, completamente imprevisto, è caduto in Russia facendo 1.300 feriti. Risultato: nel bilancio della Nasa per il 2014 appena presentato alla discussione c’è un primo finanziamento di 105 milioni di dollari per incominciare a studiare una missione automatica capace di catturare un asteroide di quelli pericolosi perché incrociano l’orbita della Terra, portarlo vicino alla Terra, magari in orbita lunare, così da consentire agli astronauti un'esplorazione diretta sbarcandoci sopra.
                                            Catturare gli asteroidi minacciosi

LA MISSIONE - La missione potrebbe costare 2,6 miliardi di dollari (circa 2 miliardi di euro): una cifra non esagerata ed equivalente a quella spesa dalla Nasa per spedire su Marte il rover Curiosity. Il piano battezzato Asteorid Initiative prevede ora l’identificazione dell’asteroide «minaccioso» e il perfezionamento del sistema di propulsione elettrica che dovrebbe spingere la sonda verso l’obiettivo da raggiungere. Nel contempo si cerca di finalizzare meglio l’impiego del nuovo grande vettore spaziale Space Launch System (Sls) e la capsula Orion realizzata con l’Esa europea, che già nel 2021 potrebbe portare degli astronauti verso uno di questi piccoli corpi vaganti nel sistema solare.

STRATEGIA - Il presidente Obama ha genericamente indicato una simile meta una volta sviluppate le tecnologie necessarie; ma un vero programma non esiste e non è mai stato formalmente approvato. Comunque alla Nasa cercano di lavorare su questa possibilità anche per dare un senso all’attività dell’ente spaziale che vaga nell’incertezza di un’assenza di strategia politica che dovrebbe giungere, appunto, dalla Casa Bianca.

CACCIA ALL'ASTEROIDE - La caccia all’asteroide riveste tuttavia importanza non solo per la spedizione, ma perché significa finalmente affrontare un problema che la doppia visita del 15 febbraio scorso ha dimostrato essere reale e urgente. L’idea di catturare un asteroide è vecchia di decenni ma ora è possibile affrontarla date le tecnologie a disposizione. Tra i sostenitori che hanno fatto lievitare il programma c’è soprattutto la Planetary Society americana, un’associazione che sostiene l’esplorazione cosmica. Il suo direttore emerito, Louis D. Friedman, assieme al giovane ingegnere Marco Tantardini, avevano infatti elaborato un piano che poi nell’aprile del 2012 diventava un articolato progetto presentato dal Keck Institute for Space Studies, del quale erano autori, oltre i due citati, anche altri 32 specialisti di svariate università e istituzioni compresa l’Esa europea con Marcello Coradini. Ora quello studio è diventato un piano in discussione alla Nasa e quindi ha buone probabilità di essere concretizzato, magari con una collaborazione internazionale.

LA «SPINTA» ITALIANA - Bisogna dare merito che una spinta a questo risultato l’ha esercitata proprio Tantardini (29 anni) che, muovendosi tra i centri Nasa e coinvolgendo altri esperti dell’argomento, ha agito da catalizzatore favorendone la maturazione. A tal scopo Friedman e Tantardini ricevevano pure un piccolo contratto di ricerca da parte dell’Esa. «Tutto cominciò con uno stage alla Planetary Society negli Usa», racconta Tantardini, «dopo che in Italia Silvano Casini, ex commissario Asi e manager di una grande società, mi aveva indirizzato verso questo tipo di indagine. E il primo risultato fu uno studio battezzato Sisifo vittorioso, riguardante l’asteroide Apophys. Poi l’obiettivo cambiò, proseguendo e approfondendo il progetto che ora sono felice di vedere accolto e trasformato in un piano della Nasa».

Video Simulazione qui :
http://video.corriere.it/idea-visionaria-nasa-aliante-spaziale-che-cattura-asteroidi/61d17f16-a387-11e2-a571-cfaeac9fffd0

domenica 12 maggio 2013

9 maggio 2013, un altro meteorite precipita su una casa a Waterbury, ancora in Connecticut

Un altro meteorite ha colpito una casa di Waterbury nel Connecticut a distanza di soli 19 giorni dalla caduta di Wolcott nello stesso stato (riportato in un precedente post -ndr-).


Il professor Stefan Nicolescu, mineralogista al Peabody Museo di Storia Naturale di Yale, ha detto che le ultime due meteoriti precipitate nel Connecticut potrebbero essere collegate allo stesso evento.

Infatti Waterbury si trova a meno di un miglio di distanza da Wolcott e il meteorite è stato ritrovato sul prato dopo che ha sfondato una grondaia ma nessuno sa con precisione quando è successo.

Di conseguenza, essendo un evento recente, è molto probabile che sia caduto lo stesso giorno in cui è arrivato al suolo il meteorite di Wollcott.

Nicolescu non ha ancora analizzato l'oggetto caduto a Wolcott, ed ha dichiarato che solo dopo le analisi potrà sapere con certezza se le due rocce spaziali sono collegate allo stesso corpo originario.

Yale, Stefan Nicolescu esamna la meteorite di Waterbury (Photos by Melanie Brigockas)
Stranamente, tutte le cadute regitrate in Connecticut nel corso dei secoli si sono verificate nelle città che iniziano con la lettera "W": Weston nel 1807, Wethersfield nel 1971 e nel 1982, Wolcott e Waterbury nel 2013. Le cadute di Wethersfield erano di particolare interesse, inverosimilmente colpendo case a solo 1 miglio e mezzo di distanza e separati nel tempo da 11 anni.

La meteorite di Wethersfield in particolare ha fatto la storia del Connecticut per meteoriti che colpirono due case separate tra il 1971 e il 1982. In entrambi i casi, le case erano abitate i meteoriti si sono schiantati attraverso i soffitti, anche se nessuno è rimasto ferito.

Il meteorite di Weston è caduto il 14 dicembre 1807. La meteora si frantumo' in diversi pezzi quando entro' nell' atmosfera terrestre a circa 65 mila miglia all'ora, e presto sembrò che Weston era diventato un bersaglio di uno sbarramento di artiglieria, quando decine di pietre, di cui una del peso di 200 libbre, caddero nei campi coperti di neve. Secondo il libro dell'autrice Cathryn J. Prince, che ha scritto il libro "Un professore, un Presidente e una Meteorite: la nascita della scienza americana" , la meteorite di Weston ha fornito la scintilla che nel tempo ha trasformato la nuova nazione, allora popolata in gran parte da persone che credevano nel soprannaturale, in una potenza scientifica.


                                  Il video della notizia al TG della Fox CT