lunedì 13 maggio 2013

10 Maggio, la Nasa annuncia il progetto per la cattura e lo studio di un Asteroide

Fonte : Corriere della Sera

La coppia di asteroidi del 15 febbraio ha lasciato il segno. Uno, previsto, è transitato più vicino dei satelliti di telecomunicazioniche ruotano intorno alla Terra a 36 mila chilometri d’altezza; un altro, completamente imprevisto, è caduto in Russia facendo 1.300 feriti. Risultato: nel bilancio della Nasa per il 2014 appena presentato alla discussione c’è un primo finanziamento di 105 milioni di dollari per incominciare a studiare una missione automatica capace di catturare un asteroide di quelli pericolosi perché incrociano l’orbita della Terra, portarlo vicino alla Terra, magari in orbita lunare, così da consentire agli astronauti un'esplorazione diretta sbarcandoci sopra.
                                            Catturare gli asteroidi minacciosi

LA MISSIONE - La missione potrebbe costare 2,6 miliardi di dollari (circa 2 miliardi di euro): una cifra non esagerata ed equivalente a quella spesa dalla Nasa per spedire su Marte il rover Curiosity. Il piano battezzato Asteorid Initiative prevede ora l’identificazione dell’asteroide «minaccioso» e il perfezionamento del sistema di propulsione elettrica che dovrebbe spingere la sonda verso l’obiettivo da raggiungere. Nel contempo si cerca di finalizzare meglio l’impiego del nuovo grande vettore spaziale Space Launch System (Sls) e la capsula Orion realizzata con l’Esa europea, che già nel 2021 potrebbe portare degli astronauti verso uno di questi piccoli corpi vaganti nel sistema solare.

STRATEGIA - Il presidente Obama ha genericamente indicato una simile meta una volta sviluppate le tecnologie necessarie; ma un vero programma non esiste e non è mai stato formalmente approvato. Comunque alla Nasa cercano di lavorare su questa possibilità anche per dare un senso all’attività dell’ente spaziale che vaga nell’incertezza di un’assenza di strategia politica che dovrebbe giungere, appunto, dalla Casa Bianca.

CACCIA ALL'ASTEROIDE - La caccia all’asteroide riveste tuttavia importanza non solo per la spedizione, ma perché significa finalmente affrontare un problema che la doppia visita del 15 febbraio scorso ha dimostrato essere reale e urgente. L’idea di catturare un asteroide è vecchia di decenni ma ora è possibile affrontarla date le tecnologie a disposizione. Tra i sostenitori che hanno fatto lievitare il programma c’è soprattutto la Planetary Society americana, un’associazione che sostiene l’esplorazione cosmica. Il suo direttore emerito, Louis D. Friedman, assieme al giovane ingegnere Marco Tantardini, avevano infatti elaborato un piano che poi nell’aprile del 2012 diventava un articolato progetto presentato dal Keck Institute for Space Studies, del quale erano autori, oltre i due citati, anche altri 32 specialisti di svariate università e istituzioni compresa l’Esa europea con Marcello Coradini. Ora quello studio è diventato un piano in discussione alla Nasa e quindi ha buone probabilità di essere concretizzato, magari con una collaborazione internazionale.

LA «SPINTA» ITALIANA - Bisogna dare merito che una spinta a questo risultato l’ha esercitata proprio Tantardini (29 anni) che, muovendosi tra i centri Nasa e coinvolgendo altri esperti dell’argomento, ha agito da catalizzatore favorendone la maturazione. A tal scopo Friedman e Tantardini ricevevano pure un piccolo contratto di ricerca da parte dell’Esa. «Tutto cominciò con uno stage alla Planetary Society negli Usa», racconta Tantardini, «dopo che in Italia Silvano Casini, ex commissario Asi e manager di una grande società, mi aveva indirizzato verso questo tipo di indagine. E il primo risultato fu uno studio battezzato Sisifo vittorioso, riguardante l’asteroide Apophys. Poi l’obiettivo cambiò, proseguendo e approfondendo il progetto che ora sono felice di vedere accolto e trasformato in un piano della Nasa».

Video Simulazione qui :
http://video.corriere.it/idea-visionaria-nasa-aliante-spaziale-che-cattura-asteroidi/61d17f16-a387-11e2-a571-cfaeac9fffd0

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