venerdì 2 dicembre 2011

Expò Spazio a Napoli: Il grande evento del 2012

Inizia il conto alla rovescia in vista del Congresso Internazionale dell'Aerospazio.
E' stato infatti siglato oggi a Parigi, presso la sede dell'International Astronautical Federation (IAF), il contratto tra l'Agenzia Spaziale Italiana, rappresentata dal suo Presidente Enrico Saggese e lo IAF, organizzazione di riferimento per la comunità spaziale, rappresentata da Berndt Feuerbacher. Con la firma di oggi si dà ufficialmente il via alle attività organizzative per l'organizzazione dell'Expò dello Spazio 2012 in programma a Napoli dal primo al 5 ottobre del 2012.

"L'Expo dello Spazio del  2012 è la prova che a Napoli si possono raggiungere risultati eccezionali grazie alle sinergie che si sono realizzate tra pubblico e privato" - ha dichiarato Saggese - "Indispensabili si sono infatti rilevate il supporto alla proposta di candidatura del capoluogo campano, prima, ed ora il sostegno all'organizzazione  da parte di Regione Campania, Provincia di Napoli, Comune di Napoli e Camera di Commercio".

Un'occasione importante dunque per la città, dal momento che si tratta del più grande evento del settore aerospaziale al mondo, che torna in Italia dopo 14 anni: l'ultima nostra città a ospitare il meeting fu Torino nel lontano 1997. La manifestazione prevede la partecipazione di circa 5mila delegati delle varie agenzie spaziali internazionali, studenti, docenti universitari, rappresentanti delle istituzioni e aziende del comparto High-Tech che si riuniranno nel capoluogo campano nell'autunno del prossimo anno. La presenza del Centro Aerospaziale (Cira) a pochi chilometri di distanza (Capua), il porto, il secondo al mondo dopo Hong Kong per traffico di passeggeri, l'Aeroporto Internazionale di Capodichino e un sistema di trasporti moderno ed efficiente che coniuga la metropolitana dell'arte con l'Alta
velocità: queste le carte vincenti giocate dall'amministrazione comunale che hanno permesso al capoluogo partenopeo di superare le concorrenti Vienna, Parigi, Lisbona e Bruxelles.

Le novità sul quale punta il Congresso napoletano, dedicato al professor Luigi Napolitano, sarà il coinvolgimento  degli studenti con una tariffa minima di partecipazione e  di tutta la cittadinanza con mostre tematiche e installazioni di satelliti, sonde e razzi spaziali nelle principali aree del centro storico e in quella industriale di Napoli Est. Con la partecipazione di Roberto Vittori, noto astronauta italiano all'iniziativa Futuro Remoto organizzata da Città della Scienza, importante centro d'iniziative scientifiche di Napoli, si è avviata la fase di promozione di Expo 2012 in città.

Intanto, già stamattina, nel  rispetto dei tempi previsti, si è chiuso il bando di pre-qualificazione per la scelta della società organizzatrice a cui seguirà, entro metà gennaio 2012, il bando di gara per la relativa assegnazione.

http://www.asi.it/it/news/exp_dello_spazio_2012_ai_blocchi_di_partenza_0

martedì 29 novembre 2011

Nuovo Allarme Rientro atmosferico ! La sonda spaziale russa Phobos-Grunt potrebbe precipitare sulla Terra


Dopo i recenti rientri atmosferici dei satelliti UARS e ROSAT che hanno destato allarme e preoccupazione, ritorna lo spettro di un altra possibile caduta, quella della sonda spaziale russa Phobos-Grunt.

Phobos-Grunt è una missione interplanetaria che prevedeva l'atterraggio di un lander sulla superficie della luna di Marte Fobos, la raccolta di un campione del suolo di circa 200 g ed il suo trasporto sulla Terra. La missione doveva inoltre liberare in orbita marziana un satellite cinese con lo scopo di condurre osservazioni dettagliate di Marte e dell'ambiente circum-marziano dall'orbita.


Lancio - Phobos-Grunt è stata lanciata nello spazio dal cosmodromo di Baikonur nel Kazakistan il 9 novembre 2011 . Si è correttamente separata dal vettore Zenit, ma i suoi bruciatori non si sono accesi, ponendola quindi su un'orbita sbagliata. Data da giorni per persa, la stazione spaziale russa destinata allo studio di Marte ha “poi battuto un colpo”.

Contatto - Il 23 novembre  scorso l’antenna europea dell’Esa a Perth in Australia, sembrava aver compiuto il miracolo raccogliendo dei segnali, dati telemetrici che avevano fatto ben sperare nella possibilità di recuperare la missione. Innanzitutto la comunicazione avrebbe permesso di capire che cosa fosse successo a bordo stabilendo se il guaio era nel software o nell’hardware. Nel secondo caso, ovviamente, non ci sarebbe speranza. Dopo , però, il silenzio era tornato. I dati ricevuti a Perth venivano inviati subito al centro di controllo di Mosca e agli ingegneri della Lavochkin costruttori della sonda. E qui gli esperti si trovavano davanti a un’amara sorpresa: il contenuto era danneggiato e finora illeggibile. Secondo i tecnici questo era la conseguenza dell’incompatibilità tra i sistemi dell’Esa e quello russo per cui nel travaso si era verificato il danno.

Speranza di recupero - Intanto i tentativi per stabilire contatti con Phobos-Grunt in Russia e con l’antenna dell’Esa proseguono. C’è tempo ancora una settimana e poi se la sonda non accende i propulsori e vola verso Marte si chiude la finestra di partenza, cioè il periodo favorevole per incontrare il vicino pianeta secondo le leggi della meccanica celeste. Allora sarà necessario aspettare due anni perché si ripresentino le stesse condizioni. E se i contatti restano impossibili la sonda è destinata a cadere sulla Terra. Se fortunosamente i contatti si ristabilissero e il guaio fosse di natura software, allora si potrebbe alzare l’orbita della sonda e rimediare ai problemi con calma. E fra due anni inviarla finalmente sulla luna Phobos. Ma questa possibilità oggi sembra fantascienza e nella disperazione per una grande missione morta sul nascere possono nascere anche le teorie dei complotti internazionali.

Possibile Caduta - Le osservazioni hanno mostrato che la sonda era in una posizione controllata in orbita attorno alla Terra, in una fascia compresa fra 200 chilometri e 340 chilometri di altitudine. La possibilità che pezzi della sonda precipitino preoccupa, e non poco. La stazione pesa 13 tonnellate e mezza e ha un carico di sette tonnellate di combustibile.In caso di fallimento, secondo l’agenzia russa alcuni pezzi della sonda marziana potrebbero entrare nell’orbita terrestre tra gennaio e febbraio del 2012. "La situazione aggiornata a oggi - ha detto Alexei Zolutukhin, portavoce delle Forze spaziali del ministero della Difesa - indica che alcune parti della stazione interplanetaria Phobos-Grunt dovrebbero cadere in quel periodo. La data definitiva in cui i frammenti potrebbero precipitare dipende da fattori esterni".
                                          
Notizia al TGR Leonardo (Fonte Youtube)