martedì 29 novembre 2011

Nuovo Allarme Rientro atmosferico ! La sonda spaziale russa Phobos-Grunt potrebbe precipitare sulla Terra


Dopo i recenti rientri atmosferici dei satelliti UARS e ROSAT che hanno destato allarme e preoccupazione, ritorna lo spettro di un altra possibile caduta, quella della sonda spaziale russa Phobos-Grunt.

Phobos-Grunt è una missione interplanetaria che prevedeva l'atterraggio di un lander sulla superficie della luna di Marte Fobos, la raccolta di un campione del suolo di circa 200 g ed il suo trasporto sulla Terra. La missione doveva inoltre liberare in orbita marziana un satellite cinese con lo scopo di condurre osservazioni dettagliate di Marte e dell'ambiente circum-marziano dall'orbita.


Lancio - Phobos-Grunt è stata lanciata nello spazio dal cosmodromo di Baikonur nel Kazakistan il 9 novembre 2011 . Si è correttamente separata dal vettore Zenit, ma i suoi bruciatori non si sono accesi, ponendola quindi su un'orbita sbagliata. Data da giorni per persa, la stazione spaziale russa destinata allo studio di Marte ha “poi battuto un colpo”.

Contatto - Il 23 novembre  scorso l’antenna europea dell’Esa a Perth in Australia, sembrava aver compiuto il miracolo raccogliendo dei segnali, dati telemetrici che avevano fatto ben sperare nella possibilità di recuperare la missione. Innanzitutto la comunicazione avrebbe permesso di capire che cosa fosse successo a bordo stabilendo se il guaio era nel software o nell’hardware. Nel secondo caso, ovviamente, non ci sarebbe speranza. Dopo , però, il silenzio era tornato. I dati ricevuti a Perth venivano inviati subito al centro di controllo di Mosca e agli ingegneri della Lavochkin costruttori della sonda. E qui gli esperti si trovavano davanti a un’amara sorpresa: il contenuto era danneggiato e finora illeggibile. Secondo i tecnici questo era la conseguenza dell’incompatibilità tra i sistemi dell’Esa e quello russo per cui nel travaso si era verificato il danno.

Speranza di recupero - Intanto i tentativi per stabilire contatti con Phobos-Grunt in Russia e con l’antenna dell’Esa proseguono. C’è tempo ancora una settimana e poi se la sonda non accende i propulsori e vola verso Marte si chiude la finestra di partenza, cioè il periodo favorevole per incontrare il vicino pianeta secondo le leggi della meccanica celeste. Allora sarà necessario aspettare due anni perché si ripresentino le stesse condizioni. E se i contatti restano impossibili la sonda è destinata a cadere sulla Terra. Se fortunosamente i contatti si ristabilissero e il guaio fosse di natura software, allora si potrebbe alzare l’orbita della sonda e rimediare ai problemi con calma. E fra due anni inviarla finalmente sulla luna Phobos. Ma questa possibilità oggi sembra fantascienza e nella disperazione per una grande missione morta sul nascere possono nascere anche le teorie dei complotti internazionali.

Possibile Caduta - Le osservazioni hanno mostrato che la sonda era in una posizione controllata in orbita attorno alla Terra, in una fascia compresa fra 200 chilometri e 340 chilometri di altitudine. La possibilità che pezzi della sonda precipitino preoccupa, e non poco. La stazione pesa 13 tonnellate e mezza e ha un carico di sette tonnellate di combustibile.In caso di fallimento, secondo l’agenzia russa alcuni pezzi della sonda marziana potrebbero entrare nell’orbita terrestre tra gennaio e febbraio del 2012. "La situazione aggiornata a oggi - ha detto Alexei Zolutukhin, portavoce delle Forze spaziali del ministero della Difesa - indica che alcune parti della stazione interplanetaria Phobos-Grunt dovrebbero cadere in quel periodo. La data definitiva in cui i frammenti potrebbero precipitare dipende da fattori esterni".
                                          
Notizia al TGR Leonardo (Fonte Youtube)

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