martedì 18 febbraio 2014

18 febbraio 2014, passaggio dell' Asteroide 2000 EM26

Su gentile segnalazione di Gildo Personè

Fonti :
http://scienza.panorama.it/spazio/Arriva-l-asteroide-2000-EM26-il-transito-ravvicinato-con-la-Terra-in-diretta-su-Panorama-it
http://www.giornalettismo.com/archives/1365035/2000-em26-lasteroide-che/


Arriva l’asteroide 2000 EM26: il transito ravvicinato con la Terra in diretta su Panorama.it


Grande come tre campi di calcio, ha «sfiorato» – in termini di distanze astronomiche – la Terra, viaggiando alla velocità di 43mila chilometri orari. Monitorato da decine di telescopi, l’asteroide 2000 EM26 è transitato intorno alla distanza minima dal nostro pianeta intorno alle 3 di notte, ora italiana. Non c’è niente da temere: non esiste alcun pericolo di impatto, dato che il corpo roccioso raggiungerà la minima distanza dalla Terra a quasi quattro milioni di chilometri di distanza. Otto volte quella che separa la Terra dal suo satellite, la Luna.

Il corpo roccioso è grande dieci volte di più rispetto a quello che un anno fa, il 15 febbraio 2013, esplose sopra la Russia. Ha un diametro di circa 270 metri, mentre quello che esplose un anno fa 30 chilometri sopra la cittadina russa di Chelyabinsk era di appena una ventina di metri. Nonostante ciò, fu in grado di sprigionare un’energia pari a circa venti bombe atomiche. Ma non solo: l’onda d’urto provocò l’esplosione di vetri, disagi e il ferimento di un migliaio di persone. L’evento aveva di fatto colto impreparati gli astronomi, considerato che maggiore attenzione era riservata al passaggio di un altro corpo roccioso (2012 DA14, più noto come l’asteroide “di San Valentino” ), transitato a meno di trentamila chilometri, alla distanza dei satelliti geostazionari. Vicino, ma senza comportare alcun danno. Il caso di un anno fa riaccese comunque l’attenzione sugli eventuali rischi per i possibili impatti con asteroidi. Certo, un evento molto raro, come ha confermato anche l’astronomo Bob Barman. «Sappiamo che un impatto inaspettato avviene mediamente una volta al secolo», ha chiarito, ricordando i precedenti del 1908 a Tunguska in Siberia e quello del 15 febbraio 2013.




L’OSSERVAZIONE di 2000 EM26 non rischiava di colpire il nostro pianeta visto che nel punto più vicino è passato a 8.8. volte la distanza che separe il nostro pianeta dalla Luna, ma è stato comunque seguito dal sito del JPL (Jet Propulsory Laboratory, CALTECH, California), dove si può osservare l’animazione del suo transito e in streaming video attraverso la Slooh Space Camera. L’asteroide misura circa 270 metri di diametro e sfreccia attraverso il sistema solare alla discreta velocità di 12,37 km/s, oltre 44.000 chilometri all’ora e anche se è passato abbastanza vicino da classificarlo come NEO (Near Earth Object) non ha mai rappresentato una minaccia reale.
DOPO 2000 EM26 – Dopo questo primo passaggio, il testimone passerà all’asteroide 2014 BR57, che raggiungerà la minima distanza dalla Terra alle 17.58 (ora italiana) del 20 febbraio. L’inseguimento celeste proseguirà con l’asteroide 1995 CR, che alle 12.08 del 21 febbraio passerà a circa 3 milioni di chilometri dalla Terra. Lo spettacolo si concluderà infine il 24 febbraio con l’asteroide 2014 CR, che transiterà a meno di 3 milioni di chilometri da noi.

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