di Renato Sansone
Un asteroide di circa 7 metri di diametro è sfrecciato a 223.000 Km dalla Terra nella giornata di ieri, un giorno dopo la sua scoperta. Se anche fosse stato attratto dalle forze mareali del nostro pianeta, non avrebbe causato alcun danno. Le rocce spaziali inferiori ai 10 metri, infatti, finiscono per disgregarsi nella nostra atmosfera, senza causare danni alla popolazione mondiale. La meteora che esplose nei cieli diChelyabinsk, a sud degli Urali nello scorso mese di Febbraio, aveva infatti un diametro compreso tra 17 e 20 metri. In quella circostanza, numerosi frammenti riuscirono a raggiungere la superficie, causando circa un migliaio di feriti, compresi numerosi bambini. Entrambe le rocce spaziali hanno in comune il fatto di appartenere al gruppo degli asteroidi Apollo, caratterizzati da un’orbita con semiasse maggiore di un’unità astronomica e un perielio (q) inferiore a 1,017 UA, noti per la loro pericolosità nei confronti della Terra.
Credit: NASA
Tuttavia, secondo il Minor Planet Center della NASA, questi corpi possono intersecare l’orbita della Terra molto frequentemente, tanto che nel corso del mese ne sono previsti ben 11. La roccia spaziale, scoperta dal monte Lemmon (confermata poi dagli astronomi neozelandesi e bulgari), in Arizona, e denominata 2013 RG, non ha alcuna correlazione con il bolide osservato nei cieli del trevigiano.
Intanto il veicolo spaziale WISE, che ha scoperto e descritto decine di migliaia di asteroidi in tutto il sistema solare, tornerà a funzionare per tre anni prima di andare definitivamente in pensione. L’obiettivo sarà quello di scrutare il cosmo alla ricerca di oggetti potenzialmente pericolosi per la Terra, i cosiddetti NEO, che possono periodicamente intersecare l’orbita della Terra. Il telescopio di 40 cm, dotato di telecamere a infrarossi, contribuirà a caratterizzare le dimensioni, l’albedo e le proprietà termiche di circa 2000 oggetti candidati. Lanciato nel Decembre 2009 per cercare il tenue bagliore degli asteroidi, di stelle e di galassie lontane, WISE ha ottenuto circa 7500 immagini al giorno (2,7 milioni totali e 560 milioni di oggetti catalogati) durante la sua missione primaria, da Gennaio 2010 a Febbraio 2011. Dal momento che gli asteroidi non emettono luce visibile, gli infrarossi rappresentano uno strumento molto potente per la loro scoperta, la catalogazione e la compresnsione della popolazione. Nel corso del 2010, il progetto NEOWISE ha identificato 158.000 corpi rocciosi tra i 600.000 oggetti conosciuti, incluse 21 comete, 34.000 asteroidi della fascia principale e 135 oggetti vicini al nostro pianeta.
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