mercoledì 3 luglio 2013

Caccia al meteorite : Ritorno a San Martino Valle Caudina (Avellino)



Premessa
Nella notte di Natale dell’ anno 1999, in località Supino, sul monte Mafariello nel comune di San Martino Valle Caudina (Avellino), precipitò al suolo un meteorite di circa 6 Kg. Il giorno di Santo Stefano la roccia spaziale fu casualmente scoperta da un abitante del posto che si trovava sul luogo per la rimozione della sterpaglie del sottobosco, il quale lo consegno’ alla locale Caserma dei Carabinieri.  La notizia fu’ acquisita nel settembre 2006 dall’ edizione del quotidiano IL MATTINO  del  27 dicembre  1999. Subito dopo iniziarono le indagini per capire dove fosse custodito il reperto  dove è stato custodito fino al 2006, anno in cui si sono perse le tracce. Per approfondimenti sui fatti  si puo’ leggere l’ articolo al link specifico sul nostro Blog : http://skysentinel.blogspot.it/2013/03/il-mistero-del-meteorite-di-san-martino.html

Ricognizione
A distanza di quasi 13 anni, con il coordinamento del Progetto SKY SENTINEL, una spedizione di esperti speleologi dell’ ASSOCIAZIONE ARMA AERONAUTICA sezione di Caserta,  effettua una prima ricognizione per individuare la zona dell’ impatto e segnare l’inizio delle ricerche di eventuali altri campioni di rocce spaziali.

Grazie  alla collaborazione del Maresciallo Giovanni Abbate, interessato dal Generale Elia Rubino, presidente dell’ Associazione Arma Aeronautica di Caserta, perché residente a San Martino Valle Caudina ed esperto conoscitore della zona, siamo riusciti ad avere il contatto diretto con il signor Lorenzo Vitagliano, uno dei testimoni del ritrovamento del meteorite la mattina del 26.12.1999 che  si è reso gentilmente disponibile ad accompagnarci sui luoghi dell’ evento.

La mattina del  10 maggio 2013, la squadra di specialisti speleologi dall’ Associazione Arma Aereonautica, composta dal Maresciallo Nicolino Barricelli,  dalla dottoressa Giuliana Ferreri, speleosubacquei  e Technical Diver, e dal signor  Ferdinando Valentino anch’egli  con esperienza nello stesso settore, muoveva da Caserta alla volta di San Martino Valle Caudina incontrandosi con il sottoscritto  presso l’ abitazione del Maresciallo Abbate, per un  veloce briefing  sull’ obiettivo.


Subito dopo si partiva tutti, a bordo del Defender gentilmente messo  a disposizione dalla D.ssa Ferreri, per il recupero del testimone e la salita al Monte Mafariello.









Arrivati sul posto, il testimone indicava il punto esato dove aveva trovato e raccolto lo strano masso annerito per cui si procedeva alla perlustrazione  della zona con due diversi Metal Detector (Garret 250 e Fisher Mod. Sub) dapprima sul punto indicato dal testimone e successivamente allargando la zona di perlustrazione.

A destra del punto di ritrovamento veniva individuata una zona di circa 2 metri dove il  metaldetector piu’ sensibile del team di speleologi rilevava un segnale diffuso di presenza metallica nel sottosuolo. Purtroppo il segnale indicava una profondità non verificabile con i mezzi a disposizione per cui si rilevavano le coordinate del punto e si segnava un punto per il riconoscimento della zona per una futura missione. 







Il testimone raccontava inoltre  che circa 300 metri a monte della zona in perlustrazione ,nel giorno del ritrovamento, aveva notato un forte avvallamento di forma circolare dove la terra era sprofondata di circa 2 metri. A questo punto la spedizione estendeva le indagini anche in quest’ultima zona, purtroppo con esito negativo. 





Si conveniva che, in considerazione del tempo passato e delle materiale trascinato dall’ acqua piovana, era necessaria la pianificazione di una successiva perlustrazione da fare con l’ ausilio di Georadar, mezzo piu’ potente dei Metal Detector.




Ad ogni modo,  la ricognizione aveva portato informazioni aggiuntive a quelle note, come le coordinate esatte del luogo dell’ impatto. In particolare da parte del testimone si veniva a conoscenza di un’ altra fonte giornalistica oltre a quella nota del IL MATTINO, che il testimone ci prometteva di recuperare a breve.  Venivamo inoltre a conoscenza  di ulteriori dettagli sul ritrovamento e sugli accertamenti svolti dai Carabinieri di San Martino Valle Caudina (AV).





Si ringraziano per il prezioso supporto :


  • Il Generale Elia Rubino (presidente Associazione Arma Aeronautica di Caserta)
  • Il Maresciallo Giovanni Abbate  (Associazione Arma Aeronautica)
  • Il Maresciallo Nicolino Barricelli (Associazione Arma Aeronautica / Gruppo Speleolologi ASPEC)
  • La Dottoressa Giuliana Ferrari (Associazione Arma Aeronautica / Gruppo Speleolologi ASPEC)
  • Il sig. Ferdinando Valentino  (Gruppo Speleolologi ASPEC)
  • Il sig. Lorenzo Vitagliano (testimone del ritrovamento e guida della spedizione) 


La Redazione
Sky Sentinel

Nessun commento:

Posta un commento