Premessa
Nella notte di
Natale dell’ anno 1999, in località Supino, sul monte Mafariello nel comune di
San Martino Valle Caudina (Avellino), precipitò al suolo un meteorite di circa
6 Kg. Il giorno di Santo Stefano la roccia spaziale fu casualmente scoperta da
un abitante del posto che si trovava sul luogo per la rimozione della
sterpaglie del sottobosco, il quale lo consegno’ alla locale Caserma dei
Carabinieri. La notizia fu’ acquisita
nel settembre 2006 dall’ edizione del quotidiano IL MATTINO del 27
dicembre 1999. Subito dopo iniziarono le
indagini per capire dove fosse custodito il reperto dove è stato custodito fino al 2006, anno in
cui si sono perse le tracce. Per
approfondimenti sui fatti si puo’
leggere l’ articolo al link specifico sul nostro Blog : http://skysentinel.blogspot.it/2013/03/il-mistero-del-meteorite-di-san-martino.html
Ricognizione
A distanza di
quasi 13 anni, con il coordinamento del Progetto SKY SENTINEL, una spedizione
di esperti speleologi dell’ ASSOCIAZIONE ARMA AERONAUTICA sezione di
Caserta, effettua una prima ricognizione
per individuare la zona dell’ impatto e segnare l’inizio delle ricerche di
eventuali altri campioni di rocce spaziali.
Grazie alla collaborazione del Maresciallo Giovanni
Abbate, interessato dal Generale Elia Rubino, presidente dell’ Associazione Arma
Aeronautica di Caserta, perché residente a San Martino Valle Caudina ed esperto conoscitore
della zona, siamo riusciti ad avere il contatto diretto con il
signor Lorenzo Vitagliano, uno dei testimoni del ritrovamento del meteorite la
mattina del 26.12.1999 che si è reso
gentilmente disponibile ad accompagnarci sui luoghi dell’ evento.
La mattina
del 10 maggio 2013, la squadra di
specialisti speleologi dall’ Associazione Arma Aereonautica, composta dal
Maresciallo Nicolino Barricelli, dalla
dottoressa Giuliana Ferreri, speleosubacquei e Technical Diver, e dal signor Ferdinando Valentino anch’egli con esperienza nello stesso settore, muoveva
da Caserta alla volta di San Martino Valle Caudina incontrandosi con il
sottoscritto presso l’ abitazione del
Maresciallo Abbate, per un veloce
briefing sull’ obiettivo.
Subito dopo si
partiva tutti, a bordo del Defender gentilmente messo a disposizione dalla D.ssa Ferreri, per il recupero del
testimone e la salita al Monte Mafariello.
Arrivati sul posto, il testimone indicava il punto esato dove aveva trovato e raccolto lo strano masso annerito per cui si procedeva alla perlustrazione della zona con due diversi Metal Detector (Garret 250 e Fisher Mod. Sub) dapprima sul punto indicato dal testimone e successivamente allargando la zona di perlustrazione.
A destra del
punto di ritrovamento veniva individuata una zona di circa 2 metri dove il metaldetector piu’ sensibile del team di
speleologi rilevava un segnale diffuso di presenza metallica nel sottosuolo.
Purtroppo il segnale indicava una profondità non verificabile con i mezzi a
disposizione per cui si rilevavano le coordinate del punto e si segnava un
punto per il riconoscimento della zona per una futura missione.
Il testimone
raccontava inoltre che circa 300 metri a
monte della zona in perlustrazione ,nel giorno del ritrovamento, aveva notato un forte avvallamento di forma
circolare dove la terra era sprofondata di circa 2 metri. A questo punto la spedizione
estendeva le indagini anche in quest’ultima zona, purtroppo con esito negativo.
Si conveniva che, in considerazione del tempo passato e delle materiale trascinato dall’ acqua piovana, era necessaria la pianificazione di una successiva perlustrazione da fare con l’ ausilio di Georadar, mezzo piu’ potente dei Metal Detector.
Ad ogni
modo, la ricognizione aveva portato
informazioni aggiuntive a quelle note, come le coordinate esatte del luogo dell’
impatto. In particolare da parte del testimone si veniva a conoscenza di un’
altra fonte giornalistica oltre a quella nota del IL MATTINO, che il testimone
ci prometteva di recuperare a breve.
Venivamo inoltre a conoscenza di ulteriori dettagli sul ritrovamento e sugli accertamenti svolti dai Carabinieri di San Martino Valle Caudina
(AV).
Si ringraziano
per il prezioso supporto :
- Il Generale Elia Rubino (presidente Associazione Arma Aeronautica di Caserta)
- Il Maresciallo Giovanni Abbate (Associazione Arma Aeronautica)
- Il Maresciallo Nicolino Barricelli (Associazione Arma Aeronautica / Gruppo Speleolologi ASPEC)
- La Dottoressa Giuliana Ferrari (Associazione Arma Aeronautica / Gruppo Speleolologi ASPEC)
- Il sig. Ferdinando Valentino (Gruppo Speleolologi ASPEC)
- Il sig. Lorenzo Vitagliano (testimone del ritrovamento e guida della spedizione)
Sky Sentinel
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