In uno dei pannelli solari della ISS c'è un foro ben visibile, del diametro di un paio di centimetri. Le immagini pubblicate dall’ astronauta canadese Chris Hadfield mostrano che un meteorite ha perforato uno dei pannelli solari della Stazione Spaziale Internazionale (ISS), come riportato dalla Società Astronomica del Caraibi (SAC).
Ingrandimento del foro sul pannello solare danneggiato |
Questi corpi provenienti talora da regioni estranee al Sistema Solare costituiscono una pericolo quasi del tutto imprevedibile. Chi si trova a bordo della ISS ovviamente non ignora i pericoli.
"Siamo a conoscenza che essere lassù è pericoloso, ma siamo addestrati ad una emergenza qualora un oggetto di qualunque natura colpisca la Stazione Spaziale", è il commento dell'astronauta italiano Paolo Nespoli, che ha trascorso sei mesi sulla ISS tra il 2010 ed il 2011. "Potrebbe crearsi improvvisamente una situazione veramente pericolosa. Comunque la parte abitata della Stazione Spaziale è schermata per assorbire oggetti che la potrebbero colpire. A bordo però si lavora e si va avanti senza pensarci troppo".
Molto meno poetici e molto più preoccupati i tecnici a Terra, che hanno scoperto il foro senza avere indicazioni sulla sua natura e sul preciso momento dell'impatto. Non è infatti certo se a colpire il pannello solare sia stato un piccolo meteorite oppure un detrito, ossia il piccolo frammento di un satellite o di un razzo frantumati in orbita. Da Terra i detriti spaziali vengono controllati con dei radar, ma solo quelli di una certa grandezza. Sotto i due centimetri e mezzo è infatti impossibile individuarli. Un meteorite è invece difficilmente rintracciabile in quanto può provenire anche dall'esterno del Sistema Solare e potrebbe arrivare sulla Terra ad altissima velocità.
Molto meno poetici e molto più preoccupati i tecnici a Terra, che hanno scoperto il foro senza avere indicazioni sulla sua natura e sul preciso momento dell'impatto. Non è infatti certo se a colpire il pannello solare sia stato un piccolo meteorite oppure un detrito, ossia il piccolo frammento di un satellite o di un razzo frantumati in orbita. Da Terra i detriti spaziali vengono controllati con dei radar, ma solo quelli di una certa grandezza. Sotto i due centimetri e mezzo è infatti impossibile individuarli. Un meteorite è invece difficilmente rintracciabile in quanto può provenire anche dall'esterno del Sistema Solare e potrebbe arrivare sulla Terra ad altissima velocità.
Nessun commento:
Posta un commento