sabato 16 febbraio 2013

15 Febbraio 2013, Russia, esplode Bolide in atmosfera, 1.200 feriti

Venerdì 15 febbraio, nella porzione di cielo sopra gli Urali meridionali, intorno alle 9:15 locali (le 4:15 del mattino in Italia) una meteora è entrata nell’atmosfera terrestre producendo un forte boato, la cui onda d’urto ha causato seri danni in diverse città, soprattutto nella zona di Čeljabinsk nell’omonima regione amministrativa russa. Circa 1.200 persone sono rimaste ferite in seguito all'esplosione nell'atmosfera di un meteorite sopra la regione di Chelyabinsk, nella zona dei monti Urali. Lo ha riferito il portavoce del ministro dell'Interno russo. Il governatore della regione di Chelyabinsk ha aggiunto che i danni ammontano a 1 miliardo di rubli (25 milioni di euro) e che quasi 300 edifici hanno avuto i vetri rotti. Tre sottostazioni del gas sono fuori uso, tagliando fuori dalla distribuzione oltre 2 mila persone. Danneggiati anche sei ospedali e sedici scuole.




I feriti - tra i quali oltre 160 bambini - sono stati colpiti dai vetri andati in frantumi per l'intesa onda d'urto seguente alla disintegrazione di un bolide di qualche metro di diametro e dal peso di circa 10 tonnellate di peso avvenuta tra 30 e 50 km di altezza nell'atmosfera in diverse fasi (almeno nove). Inizialmente si era pensato a uno sciame meteoritico, ma è stato subito escluso dopo aver osservato i numerosi filmati che sono stati registrati. Fonti ufficiali russe hanno spiegato che si è trattato di un oggetto «sporadico e non associato a una pioggia di meteoriti che si è disintegrato nella parte bassa dell'atmosfera». 

ESPLOSA IN ARIA - La meteorite degli Urali non ha colpito il suolo: è esplosa in aria come si vede anche dai video girati dagli abitanti della zona. Gli esperti dicono che siamo stati abbastanza fortunati che sia esplosa negli strati più alti dell'atmosfera. In Siberia ricordano ancora quanto avvenuto il 30 giugno 1908 sopra la remota area della Tunguska, quando un piccolo asteroide, forse il nucleo di una cometa, di 30-50 metri di diametro esplose entrando nell'atmosfera della Terra. L'onda d'urto devastò una superficie di oltre 2 mila chilometri quadrati e rase al suolo almeno 60 milioni di alberi. Per fortuna l'area era completamente disabitata e non ci furono vittime, non furono mai trovate tracce di roccia meteoritica al suolo.
Meteorite Russia


ESPLOSIONE A POCHI KM DI ALTEZZA - «Si è trattato di un fenomeno raro, ma non rarissimo», spiega Piero Benvenuti, docente di astrofisica all'Università di Padova e direttore del Centro di attività spaziali dell'ateneo. «Di materiale meteoritico sulla Terra ne cadono circa mille tonnellate all'anno. In maggioranza si tratta di oggetti di dimensioni minime e in gran parte si disintegra al contatto con l'atmosfera. Ogni tanto veniamo raggiunti da oggetti più grandi, come quello degli Urali», aggiunge il professore. «La particolarità è che questo ha avuto una documentazione visiva molto elevata, importantissima anche dal punto di vista scientifico». Infatti buona parte degli eventi di questo tipo avviene sopra zone desertiche, polari o sugli oceani, e nessuno li vede. «L'esplosione è avvenuta a poche decine di chilometri d'altezza e l'onda urto ha provocato notevoli danni. La traccia di fumo è ben visibile e ripresa da molti punti di osservazione, sarà quindi possibile determinare con grande precisione la traiettoria del bolide che si disintegra in tanti pezzi quando avviene il passaggio del muro del suono».

DIMENSIONI - Per quanto riguarda le dimensioni dell'oggetto, secondo Benvenuti al momento è difficile dirlo con esattezza. «Dipende dalla sua composizione: se si trattava di un oggetto a composizione in gran parte metallica, possiamo ipotizzare un diametro inferiore ai 10 metri, maggiore se era composto da materiale più poroso. Si vedrà dai resti che, forse, saranno raccolti a terra: non sarà facile perché avranno la dimensione di sassolini».

NESSUN LEGAME CON ASTEROIDE - Anche il prof. Benvenuti esclude però che l'oggetto esploso sugli Urali sia legato in qualche modo con l'asteroide 2012 DA 14Ma se l'asteroide in arrivo è stato visto con l'anticipo di circa un anno, perché non è stato visto questo degli Urali? «La grandezza è molto minore. Quello in arrivo è di 45 metri, questo è al massimo di dieci. Difficile vederlo in anticipo», dice l'esperto di Padova. «Se c'erano radar attivi in quel momento forse possono essere state registrate delle tracce».

CRATERE - Il fenomeno si è verificato a circa 80 chilometri dalla città di Satka, non lontano da Chelyabinsk, alle 9,22 ora locale (le 4,22 ora italiana) ma è stato registrato su un'estesa area da Tyumen a Kurgan, nella regione di Sverdlovsk e nel Kazakistan settentrionale. Secondo il colonnello Yaroslav Poshiupkin, portavoce della regione militare degli Urali, citato dall'agenzia Ria Novosti, sarebbe stato ritrovato un cratere di 6 metri di diametro sul ghiaccio del lago Chebarkul. Intorno al cratere sono stati rinvenuti piccoli pezzi di roccia nera di 0,5-1 centimetri che si ritiene di provenienza dal meteorite. La zona è stata sigillata dai militari che hanno inviato anche una squadra di sommozzatori, secondo fonti russe.


Il Bolide filmato dallo Spazio.

La caduta del meteorite catturata dal satellite Eurosat-9 dell'Agenzia europea per i satelliti meteorologici (EUMETSAT) :





Nessun commento:

Posta un commento