sabato 28 gennaio 2012

Due Asteroidi "sfiorano" la Terra sempre a distanza di sicurezza

Sono due :  il primo è passato venerdì 27 gennaio alle 17,00  ed è grande come un autobus. L'altro passerà il 31 gennaio, a "soli 59 mila chilometri dal nostro pianeta, e sarà visibile con un buon binocolo.

Niente paura, siamo a distanza di sicurezza. Almeno rispetto a quei due asteroidi a distanza di pochi giorni sono "fanno visita" alla Terra. Il primo è già passato, il secondo arriva martedì 31 gennaio. Soperto solo due giorni fa, l'asteroide 2012 BX34, è stato il primo ad avvicinarsi alla Terra, proprio oggi. Nel momento del massimo avvicinamento il passaggio è avvenuto a "soli 59.000 chilometri dal nostro pianeta", ha spiegato l'astrofisico Gianluca Masi, curatore scientifico del Planetario di Roma e responsabile del Virtual Telescope. "Grande quanto a un autobus - ha proseguito - questo asteroide si è avvicinato sensibilmente, se pensiamo che la Luna dista dalla Terra 380.000 chilometri ed è quindi sei volte più lontana". 




Il 31 gennaio invece si avvicinerà alla Terra l'asteroide Eros 433. Scoperto nel 1898 è stato il primo asteroide individuato dei cosiddetti near-Earth object (Neo), gli oggetti del Sistema Solare la cui orbita si avvicina alla Terra. Questo oggetto, inoltre è stato il primo asteroide ad essere visitato da una sonda, l'americana Near (Near Earth Asteroid Rendezvous), che lo ha incontrato nel 2000. "Eros - ha spiegato Masi - raggiungerà una distanza di circa 30 milioni di chilometri dalla Terra". E come per 2012 BX34, ha rassicurato, non vi è alcun pericolo di impatto con la Terra. L'oggetto, ha aggiunto, "sarà visibile anche dall'Italia. Raggiungerà la massima luminosità il 3 febbraio, dovuta a una ottimale configurazione Terra Sole e asteroide".

L'asteroide non sarà visibile a occhio nudo ma, ha proseguito l'esperto, "sarà possibile osservarlo anche con un piccolo telescopio amatoriale o addirittura un buon binocolo a partire dalle 22,30 guardano in direzione sud est nella costellazione del Sestante, sotto la costellazione del Leone". La luminosità dell'oggetto, ha sottolineato Masi, "sarà di magnitudine 8,1, basti pensare che le stelle più deboli a occhio nudo hanno una luminosità di magnitudine 6 e la stella polare di 2".

"Generalmente, Eros - ha rilevato l'astrofisico del Planetario di Roma - ha una luminosità relativamente debole, ma acquisisce notevole brillantezza nel corso di tali avvicinamenti, come in questo caso". Quello atteso per i prossimi giorni sarà il più stretto passaggio dell'asteroide Eros dal 1975 "poi - ha concluso Masi - bisognerà aspettare il passaggio del 2056 quando l'oggetto apparirà ancora più brillante".


Fonte LA REPUBBLICA - (27 gennaio 2012)



Asteroide 2012 BX34 alle 17,00 di venerdì 27 gennaio ha sfiorato la Terra !


Alle 17,00  di venerdì  27 gennaio 
 un asteroide della taglia stimata di 11 metri di diametro è transitato vicinissimo alla Terra sfiorandola da appena 60 mila chilometri, vale a dire meno del doppio della distanza dell’orbita sulla quale ruotano i satelliti per le telecomunicazioni e quindi ben più vicino della Luna. L'asteroide 2012 BX34, come è stato battezzato, è una sorpresa perché la sua esistenza è emersa all’improvviso solo due giorni fa quando i telescopi lo hanno individuato in cielo.

CLASSIFICA DA RECORD - Il suo arrivo entra nella classifica dei record essendo tra i venti corpi celesti che sono transitati nei pressi del nostro pianeta. La minore distanza raggiunta è stata, però, di 20 mila chilometri. «Resta comunque uno degli incontri più ravvicinati di cui abbiamo traccia in generale», commenta Gareth Williams direttore associato del Minor Planet Center americano dove vengono censiti i corpi celesti. L'ultimo incontro del genere si è verificato nel giugno dell’anno scorso.

RISCHIO - Date le sue dimensioni, anche se fosse precipitato nell’atmosfera non sarebbe stato fonte di grande pericolo perché l'impatto e l'attrito lo avrebbero sbriciolato. Ma qualcosa poteva comunque sopravvivere ed essere fonte potenziale di rischio se ciò fosse avvenuto su zone densamente abitate. Ancora una volta la scoperta dimostra come gli asteroidi rappresentino un problema da investigare più seriamente di quanto non si sia fatto finora.

PIANO EUROPEO - Tuttavia, qualche segnale positivo talvolta emerge. Proprio di recente l'Unione Europea ha finanziato con 4 milioni di euro il programma NeoShield per uno studio di tre anni nel quale indagare tre metodi da adottare per deviare la traiettoria di un corpo che si avvicina pericolosamente alla Terra.


Giovanni Caprara

Fonte : Corriere Della Sera



venerdì 27 gennaio 2012

Dieci Sprites ripresi nella notte tra il 24 e il 25 gennaio

Ecco le immagini degli Sprites ripresi dalla Stazione SkySentinel di San Nicola ( direzione Nord-Est ) nella notte tra il 24 r il 25 gennaio 2012 :

24/01/2012 - ore 22:31:33




24/01/2012 - ore 22:42:48




24/01/2012 - ore 22:44:52




25/01/2012 - ore  00:23:56




25/01/2012 - ore  01:07:45




25/01/2012 - ore  01:11:05




25/01/2012 - ore 01:13:35




25/01/2012 - ore 05:27:53




25/01/2012 - ore  06:04:22 UT




25/01/2012 - ore 06:09:56






domenica 22 gennaio 2012

Scoperta nuova Meteorite di origine Marziana caduta in Marocco


Alle 2:00 del mattino del 18 luglio 2011, i nomadi della regione di Oued Draa Valley e alcuni residenti della città di Tata avvistarono una meteora prima gialla e poi verde che poi si frammentò in due parti, producendo forti esplosioni. Alcuni turisti riuscirono anche a filmare l'evento. Le ricerche iniziarono  quasi subito ma solo alla fine di ottobre è stata  individuata la zona di impatto.

Campione del meteorite Tissint
Altro Campione del meteorite Tissint

Le indagini sono state condotte da una squadra dell' Università di Hassan II di Casablanca che è riuscita a identificare la traiettoria, la posizione esatta della caduta e l' area di dispersione interessata. Un team di otto esperti della Meteoritical Society, inclusi alcuni scienziati della NASA ha analizzato i pezzi e ha stabilito che essi sono di origine Marziana. I frammenti sopravvissuti all'impatto sono stati scoperti solo a dicembre 2011.  Il totale dei campioni recuperati ad oggi è pari a 6,8 Kg e il frammento piu' grande è di 907 grammi.

La nuova meteorite è stata nominata Tissint e la sua scoperta è stata documentata nell’ultimo bollettino della Meteoritical Society rilasciato il 17 gennaio.


Le analisi chimiche compiute in laboratorio sono state paragonate a quelle condotte dalle sonde su Marte (dalle Viking a Sojourner, Spirit e Opportunity) e che hanno determinato le loro caratteristiche (ad esempio, la composizione isotopica dell’ossigeno). Il confronto stabilisce l’origine e l’inserimento nella classe nota come SNC (Shergottiti, Nakhliti, Chassigniti, derivazioni dai nomi delle località del primo ritrovamento).


Questi eventi accadono soltanto una volta ogni 50 anni. Dei 100 meteoriti marziani attualmente presenti nelle collezioni della Terra, solo cinque di essi sono stati visti cadere : Chassigny (Francia, 3 ottobre 1815), Shergotty (India, 25 agosto 1865), Nakhla (Egitto, 28 giugno 1911), e Zagami (Nigeria, 3 ottobre 1962). Questa caduta in Marocco rappresenta la quinta conosciuta nel mondo.

La più famosa meteorite marziana, ritrovata in Antartide, è l’ALH 84001 perché sembra contenere addirittura forme di vita fossilizzate. Scoperta in Antartide, il risultato venne addirittura annunciato in una conferenza stampa nell’agosto 1996 dal presidente americano Bill Clinton. Le pietre marziane si ritiene siano state sparate nello spazio dalla caduta sul Pianeta Rosso di un corposo asteroide o cometa. Quando l’orbita della Terra incrocia i frammenti vaganti questi finiscono per cadere nell’atmosfera come accade con le «stelle cadenti» d’agosto.

Ovviamente c’è anche un lato venale nella scoperta in Marocco: i frammenti sul mercato oggi valgono una decina di volte più dell’oro con prezzi variabili da 11 mila 22.500 dollari a oncia. Nonostante ciò sembra siano stati quasi tutti venduti. I nuovi campioni sono stati già comprati dalle mani di chi li aveva scoperti, ancor prima che la NASA accertasse la loro origine. Appena la notizia ha iniziato a circolare moltissimi scienziati, musei e università sono scese nell'arena delle aste, per cercare di ottenerli.